A Bologna dal 28 ottobre al primo novembre il "rusco" fa scuola: la “dotta” è complice e partecipe della piena emergenza dei rifiuti e della creatività de L’Ecole del rusco, la manifestazione artistico-culturale giunta alla IV edizione e organizzata dall’associazione culturale La pillola 400. Per quattro giorni, in concomitanza del Saie (Salone internazionale dell’industrializzazione edilizia) le principali piazze di Bologna saranno vivacizzate da installazioni artistiche create col pattume, col "rusco" – termine dialettale bolognese – con lo scopo di sensibilizzare, educare e informare sui temi dello spreco delle risorse e della difficoltà del loro smaltimento.
Attraverso l’arte i rifiuti vivranno una nuova vita, oggetti abbandonati a se stessi saranno reinventati attraverso la fantasia di giovani artisti e daranno una risposta concreta al tema del riciclaggio e riutilizzo dei rifiuti. La pillola 400 da sempre intende l’arte come una forma di comunicazione diretta e un ottimo strumento per la divulgazione di messaggi etici e ambientali, con l’evento-mostra L’ecole del rusco promuove la cultura della sostenibilità e la valorizzazione di artisti che operano sul campo bolognese. I giovani artisti sono chiamati a ragionare su I sensi del recupero: udito, vista, olfatto, tatto e gusto.
In piazza re Enzo il collettivo Troung tac (composto dal musicista Filippo Pavoncella e dal fotografo Sandro Di Fatta) presenta l’installazione sonora e interattiva "re/screaming": il visitatore camminando all’interno dell’opera tocca un dispositivo collegato a uno degli oggetti al quale corrisponde un suono e un’immagine. In piazza Maggiore Simone Bellotti interpreta il senso della vista con Vivaio, un’installazione di 80 bidoni per l’immondizia ognuno dei quali racconta la quotidianità dell’individuo attraverso gli oggetti scartati e un tempo usati. Il Cortile d’onore di palazzo d’Accursio accoglie l’installazione In/odore del collettivo Diverserighestudio: un giardino capovolto con migliaia di fiori e steli sospesi in aria realizzati con materiali di recupero. E ancora, piazza Liber Paradisus ospita il senso del tatto con l’opera Circolare degli artisti Alessandra Maio, Francesca Pasquali e Renato Mancini: nella piazza sono collocati arredi urbani dalla forma sferica realizzati con materiali di recupero e contemporaneamente ci sono gli stessi materiali nella forma originaria. Il senso del gusto, infine, staziona nelle vie del Quadrilatero con una degustazione di prodotti salvati dal macero perché rimasti invenduti nei supermercati, un evento organizzato dal preside della facoltà di Agraria dell’università di Bologna Andrea Segrè.
Dal 28 ottobre al primo novembre, inaugurazione 28 ottobre ore 18.30
Sedi varie – Bologna
Info: www.ecoledelrusco.net; www.lapillola.net.