Omar Galliani, un posto nel tempo

Scelte controcorrente. Mentre il contemporaneo si affanna nella ricerca del nuovo a tutti i costi, dello shock mixato di sesso e violenza, mentre le creazioni degli artisti “veri” catturano solo gli esperti del circuito che conta, appare come un’oasi fresca e sorprendente la pittura di Omar Galliani. Rinnovatore incantato, ha fiducia nell’uomo e ne ritrae l’anima attraverso la scelta del volto.

«Appartengo alla contemporaneità – tiene a precisare Galliani – la mia opera è consapevole del tempo che viviamo, ma la pittura non ha tempo nonostante le evoluzioni del gusto o dell’estetica». Sulla sua tela appare il viso e traccia percorsi umani sempre diversi. «È difficile parlare di un volto quale esempio di una storia – spiega l’artista – il volto, lo sguardo, raccontano una storia che non ha un nome o un indirizzo: è in sé tutti i nomi e gli indirizzi che si possono immaginare». Nella personale dal titolo Sguardi, in programma a Francavilla al Mare, la magia si rinnova. «Il primo volto che ho cercato di disegnare è anche l’ultimo, non è una novità ma una continuità. Credo sempre con maggior convinzione che non esista evoluzione all’interno di codici che restano emozionalmente fedeli a se stessi nel tempo».

La sua è un’arte che suscita meraviglia in un mondo corrotto dalla saturazione delle immagini. Riesce a creare sorprendendo perché, dice: «Sono un artista d’occidente e mi nutro di immagini da sempre, d’altronde anche i nostri cugini del Rinascimento lo erano. Il problema è come sublimare tutto questo all’interno di quello che è il quotidiano dell’immagine. Io sottraggo l’indistinto per offrirgli un posto nel tempo». E il rapporto con il pubblico? «Credo in una lettura che permetta la permeazione dell’opera da parte di più soggetti, quella che basandosi sull’emozione si affida al cuore».

Attivo da anni, Galliani è rimasto sempre coerente alle scelte iniziali. «Le prime intuizioni restano perenni in noi nonostante tante cose mutino nel nostro percorrere il tempo delle iconografie. È straordinario come alla fine la prima opera continui a influenzarci senza neanche saperlo». L’entusiamo non si smorza, dipingere porta con se ancora molti desideri: «Mi piacerebbe – confessa – raccontare una visione dall’alto, un disegno aereo di una stanza a matita, di grandi densioni».

L’ARTISTA
Maestro del disegno

Nato il 30 ottobre 1954 a Montecchio Emilia (Reggio Emilia), dove vive, Omar Galliani ha studiato all’accademia di Belle arti di Bologna e insegna pittura all’accademia di Carrara. Agli inizi degli anni Ottanta è stato esponente del gruppo degli Anacronisti e del Magico primario. Ha partecipato a tre edizioni della Biennale di Venezia, di San Paolo del Brasile e di Parigi. Ha esposto nei musei d’arte moderna di Tokyo, Kyoto, Nagasaki, Hiroshima, alla Hayward gallery di Londra, a due edizioni della Quadriennale di Roma, alla Galleria d’arte moderna di Bologna, alla Galleria nazionale di Roma, in quelle di Francoforte e Berlino. Nel 2003 è stato invitato alla Biennale di Praga e alla prima edizione di quella di Pechino, dove ha vinto il primo premio. Nel febbraio 2008 il trittico Notturno viene acquisito dalla Galleria degli Uffizi di Firenze insieme ad altri due disegni. Attualmente è impegnato nella preparazione di un nuovo tour di mostre in Cina.

LA MOSTRA
Sguardi

La mostra Sguardi, a cura di Giovanni Gazzaneo e Alfredo Paglione, riporta al centro dell’attenzione la bellezza dell’uomo e della natura, quella bellezza che ha nel volto il luogo privilegiato della sua manifestazione. L’artista emiliano presenta 50 opere, molte delle quali inedite. «Omar Galliani è oggi il grande maestro del disegno italiano – scrive il curatore Giovanni Gazzaneo nel catalogo – e lo è perché ha saputo opporsi con coraggio a quell’arte moderna e contemporanea che ha negato l’uomo distruggendone il volto: Picasso l’ha ridotto a maschera, de Chirico a testa di cuoio senza occhi né bocca, Bacon a macchia deforme. Con Galliani la bellezza del volto riacquista spessore e dignità perché sa coniugare l’uomo di oggi e l’uomo di sempre». Fino al 25 ottobre, museo Michetti, piazza san Domenico 1, Francavilla al Mare  (Chieti). Info: 085815164; www.comune.francavilla.ch.it.