Speculazioni d'artista

Lo specchio è sempre stato un simbolo che ha accompagnato l’arte nelle sue varie declinazioni di inno alla bellezza e di illusorietà. Negli anni Sessanta c’è stata una notevole propensione ad utilizzare questo strumento, creato per leggenda da Efesto, il dio del fuoco, dei metalli e della metallurgia.

Speculazioni d’artista. Quattro generazioni allo specchio, a cura di Augusta Monferini, Maria Grazia Tolomeo e Alberto Dambruoso, in mostra al museo Bilotti di Roma fino al 4 ottobre, offre un panorama di artisti che hanno volutamente lavorato con questo oggetto a partire dagli anni Sessanta fino ad oggi.

Gli intenti possono essere simbolici, estetici, concettuali, percettivi o psicologici, ma comunque sopra tutto c’è il fascino di confrontarsi con un rivelatore e anche, a volte, mistificatore di immagine, elemento essenziale del mondo dell’arte, quale è lo specchio.

La motivazione più evidente per cui c’è stato un incremento dell’uso di questo strumento a partire da quegli anni è stato l’esaurirsi della vena informale in favore di un ritorno alle avanguardie storiche dei primi del ‘900, dadaismo, cubismo, futurismo, surrealismo.

Fino 4 ottobre.
Museo Carlo Bilotti
Aranciera di Villa Borghese, viale Fiorello la Guardia, Roma.
Info: 060608; www.museocarlobilotti.it.