Abituati a sorprendere, a non essere mai banali. Lo spazio espositivo milanese Famiglia Margini propone per l’estate la mostra Razzismi, come al suo solito, ricca di spunti, dedicata a un tema caldo, ma senza il velo del moralismo. Contro il razzismo: tutti d’accordo, ma in forme e sostanze differenti. Pelle, nazionalità, attitudini sessuali, preferenze varie. Ogni scusa è buona per creare categorie, per sostenere le ragioni degli uni a discapito degli altri, per affermare primati e affrettare giudizi. La verità è poi sempre la stessa: paura del prossimo. Chissà poi perché l’uomo ancora non riesce a capire quanto deleterio e distruttivo possa essere il rifiuto a priori dell’altro. Eppure la storia insegna, ci prova tenacemente anche perché non le mancano gli argomenti: guerre, olocausti, pulizia etnica, ghettizzazione. Ma la creatura ancora persiste nell’errore, si ostina a sentirsi superiore rispetto al “simile”.
L’arte non può tirarsi indietro e scende in campo con i suoi codici e le sue rappresentazioni. Non offre soluzioni, ma ci proietta nel mondo divino delle diversità. Due sono le opere simbolo della mostra: “Like the Virgin” di Angelo Cruciani, che ritrae la popstar Madonna circondata da bambini del Malawi e incoronata a icona della tolleranza. E “Stop the violence in Iran” di Sohaeil Doei studente iraniano che lotta per i diritti costituzionali di voto. La sua opera rappresenta un uccello, simbolo di libertà mutilato nel volo, riflesso dell’attuale situazione civile in Iran. Dal 9 luglio al 15 settembre, Famiglia Margini, via Simone D’Orsenigo 6, Milano. Info: 3287141308; www.famigliamargini.com.