Eventi poetici

Aldo Runfola guarda il mondo con occhi curiosi e interrogativi, rielaborandone i molteplici significati attraverso opere acute e ironiche, capaci di interrogare e stuzzicare lo spettatore sul rapporto che le lega alla realtà. L’artista, nato a Palermo nel 1950 ma da anni stabile a Berlino, sottolinea da sempre l’innegabilità della potenza del linguaggio che agisce come una sottile forma di sabotaggio semantico. Lo fa anche nell’esposizione Eventi, in programma alla galleria Michela Rizzo di Venezia fino al 23 aprile, in cui presenta una serie di frammenti che si articolano come parti di un tutto e allo stesso tempo rappresentano l’unico modo che ciascuno ha di percepire questa totalità. La poetica di Runfola si incentra sulla ricerca, che si propone in ogni suo lavoro, che si interroga sul ruolo dell’arte e della sempre più inadeguatezza degli intellettuali della società contemporanea. Video, ricamo, scultura, fotografia, scrittura sono i differenti mezzi che l’artista elabora proponendo una serie di paradossi che costringono a riflettere sul fascinoso straniamento che la riflessione artistica riserva.

“Questa mostra – scrive Runfola sul testo critico che accompagna la mostra – ha il pregio di affermare una posizione energica senza le gesticolazioni e la modestia della dichiarazione di intenti; essa definisce il luogo dove e a partire dal quale è possibile resistere, opporsi all’identico, senza esprimere forza negativa, la reazione; al contrario, essa è profondamente positiva, in quanto differenza. Perché la differenza emerga è necessario farsi da parte, quindi, discosti, laterali, accanto, poco importa quanto vicini o lontani, sensibili al pathos della distanza si sarebbe detto una volta, quando l’idea e il desiderio di prossimità non erano ancora l’ossessione generalizzata di oggi. Questa posizione trova una eco significativa nella serie denominata frieze project, che viene presentata per la prima volta, di cui i ricami sono le gestatrici. Accanto vuol dire altrove; designa uno spazio teorico e fisico dove esercitare
forme di resistenza al presente, contro identità e comunicazione, a favore del divenire. Un aspetto importante riguarda il tempo: si situa a fianco del fluire
ininterrotto dei fatti storici il luogo dove prende corpo l’evento, dove differenza e molteplicità prendono forma. In sé l’evento non sarebbe qualcosa che accade insieme e accanto agli altri fatti, ma la condizione o le condizioni che consentirebbero al possibile di attualizzarsi, al divenire di invadere il reale e prenderne possesso”. In concomitanza con la mostra, il video di Aldo Runfola Questa non è una lezione viene esposto alla galleria Giorgio Mastinu di Venezia.

Fino al 23 aprile, galleria Michela Rizzo, venezia. Info: www.galleriamichelarizzo.net

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