Frank Lloyd Wright tra America e Italia

Torino

Appuntamento dal 28 marzo al 1 luglio, quando la Pinacoteca Agnelli ospita la mostra: Frank Lloyd Wright tra America e Italia. L’esposizione curata da Jennifer Gray presenta fotografie, oggetti, cataloghi, litografie e disegni originali realizzati dal famoso architetto statunitense. L’architettura organica, il rapporto con il Belpaese a partire dal suo primo soggiorno nella penisola nel 1910 fino alla sua ultima visita nel 1951, è il filo rosso della mostra. Proprio a Torino, il 21 gennaio 1935, Edoardo Persico, il direttore antifascista di Casabella, tenne una lezione in cui Wright fu assunto ad arbitro della libertà, dell’individualismo e della diversità, segnando l’avvio di un impegno decennale a sostegno della teoria dell’ architettura organica di Wright e l’inizio della sua risonanza nella cultura italiana; nel 1945 la sua opera più famosa, Fallingwater, finisce sulla copertina del libro di Bruno Zevi, Verso Un’Architettura Organica del 1945.

Nelle mostra, le sezioni, esplorano le differenti tipologie di edificio, case, musei, uffici e grattacieli; opere iconiche come Fallingwater e il Guggenheim Museum di New York sono presentate insieme a progetti meno noti. Tra i lavori esposti anche il Masieri Memorial (1951-55), pensato da Wright per il Canal Grande di Venezia al fine di commemorare uno dei suoi discepoli italiani, Angelo Masieri, morto tragicamente in Arizona mentre stava completando un grand tour dell’America per far visita e lavorare con Wright, e che, nella combinazione di modernismo e di forme e materiali tradizionali veneziani, è stato un vero e proprio saggio sugli scambi culturali tra Wright e l’Italia.