Tosatti, 3_ Lucifero

Ha inaugurato negli ex Magazzini Generali del Porto di Napoli, 3_Lucifero, terza tappa del ciclo tutto napoletano Sette stagioni dello spirito dell’artista romano Gian Maria Tosatti (qui la nostra intervista con l’artista per la tappa precedente). Seimila metri quadrati distribuiti su due livelli impegnati per la costruzione di un’opera mastodontica, che riapre un edificio chiuso da più di trenta anni e lo ricolloca ideologicamente all’interno della mappa che Tosatti sta disegnando sul territorio partenopeo. Il lavorr è innanzitutto una profonda riflessione sulla reale collocazione del male nei piani di Dio, che naturalmente parte da una base teologica, ma evolve presto travalicando i confini religiosi per proiettarsi nella contemporaneità e porsi come un’esperienza dai tratti fortemente catartici. L’angelo ribelle, di cui Tosatti svela l’intimo e desolante rifugio, è il simbolo di una disubbidienza giustamente condannata, di una scelta che nelle intenzioni originarie non è orientata a fare il male, ma che ne diventa inevitabilmente l’insegna.

L’artista riflette anche sull’etimologia, diabolos è colui che è destinato a dividere, costringe l’uomo a una scelta, tentandolo, fornendogli però la preziosa possibilità di individuare il bene, la via giusta, il riscatto. È la sua parabola che qui viene riabilitata, non il personaggio, che resta per l’artista comunque pericoloso, ma che mostra anche una parte nostalgica di cui Tosatti è traduttore quando concepisce all’interno di una stanza dorata, la più intima, un passaggio sbarrato da cui è possibile rivedere dantescamente il cielo e le stelle. Lame di luce penetrano con speranza da saracinesche semiaperte, profanando un ambiente popolato da cupe simbologie (reliquiari, sedie instabili, campane); quella stessa speranza che anima Santa Teresa d’Avila all’interno del Castello interiore, riferimento imprescindibile da cui parte l’indagine di Tosatti nell’intero ciclo.

L’ingresso è riservato a uno spettatore per volta, come spesso accade nel percorso dell’artista romano, che intende l’esperienza della fruizione di un’opera come una performance assolutamente privata e immersiva, non per forza accomodante. 3_Lucifero 
è visibile  fino al 15 giugno, altamente consigliata la prenotazione al numero: 081.19812354