Gli Orizzonti tremanti di Eliasson

Sei nuove opere percorrono tutta la Manica Lunga del Castello di Rivoli. Attraverso una serie di illusioni ottiche, forme fluide attraversano lo spazio a 360 gradi

Castello di Rivoli

Torino

Dal 3 novembre al 26 marzo 2023 al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea va in scena la mostra Olafur Eliasson: Orizzonti tremanti.
Realizzata in concomitanza con la mostra Nel tuo tempo, esposta a Palazzo Strozzi a Firenze fino a gennaio 2023, l’esposizione torinese presenta una nuova serie composta da sei opere immersive, simili a dispositivi ottici dalla struttura a cuneo, che percorrono tutta la Manica lunga del Castello. Attraverso una serie di illusioni ottiche prodotte grazie a specchi e proiezioni di luce, all’interno di ciascuna installazione si possono vedere forme fluide in movimento che attraversano uno spazio panoramico a 360 gradi, che appare più ampio di quanto fisicamente possibile.

Navigation star for utopia, 2022. Installation view Olafur Eliasson: Orizzonti tremanti, Castello di Rivoli, 2022
Photo Agostino Osio. Courtesy the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles.
© 2022 Olafur Eliasson

Il percorso espositivo, a cura di Marcella Beccaria, si apre con Navigation star for utopia, opera luminosa sospesa che accoglie i visitatori. I suoi fasci di luce colorata attraversano l’ambiente e disegnano effetti luminosi, quasi suggerendo l’idea di uno strumento di orientamento del futuro.
Seguono le sei opere che compongono la serie:Your curious kaleidorama, Your power kaleidoramaYour self-reflective kaleidorama, Your hesitant kaleidoramaYour memory of the kaleidoramaYour living kaleidorama. Eliasson chiama queste opere kaleidoramas, combinando le parole caleidoscopio e panorama. «In un certo senso – afferma l’artista – sono entrambi: usano l’effetto specchio del caleidoscopio per evocare spazi panoramici o paesaggistici che sembrano più grandi del luogo fisico in cui vengono mostrati, ambiente nel quale puoi stare. Aprono nuovi orizzonti grazie alle loro superfici specchianti, spalancando spazi in cui si incontrano onde, linee dell’orizzonte, riflessi, bande di luce diffratte nei colori dello spettro visibile, e le ombre moltiplicate, la tua e quella degli altri visitatori. Stando all’interno di questi caleidorama, ti potresti sentire come di fronte al tempo mentre si svolge. È un’opportunità per riconsiderare il tuo senso della proporzione e del tempo, come quando si vedono le immagini del telescopio per lo spazio profondo che provengono dai limiti della nostra immaginazione». 
In tutti i caleidorama, il pubblico osserva schemi complessi di forme in movimento che interagiscono per creare un ambiente visivo e spaziale in continua evoluzione. Le composizioni visive si intensificano e si attenuano in frequenza e ritmo – producendo onde lievi, ma anche tremori violenti – secondo il comportamento dell’acqua o l’influenza di strumenti ottici.

Light experiments for the exhibition Orizzonti tremanti, Castello di Rivoli, 2022.
Photo Tegan Emerson. Courtesy Studio Olafur Eliasson

Dalla fine degli anni Novanta, la pratica di Eliasson ha coniugato la memoria dell’incontro con la natura alle ampie diramazioni della scienza e del pensiero ecologico, proponendo opere che invitano alla partecipazione attiva di chi le incontra. Orizzonti tremanti presenta nuovi lavori che derivano dalle sperimentazioni condotte dall’artista nel suo studio a Berlino. Eliasson si è ispirato a strumenti scientifici di misurazione, considerando il ruolo ambivalente che essi hanno avuto nel corso della storia. Prodotte nel corso dell’ultimo anno, le nuove opere in mostra propongono una più stretta relazione tra corpo e mente, sottolineando il valore dell’esperienza soggettiva e sensoriale. 
«Attraverso Orizzonti tremanti – dichiara la curatrice Marcella Beccaria – Eliasson ci invita ad aprire il nostro sguardo oltre i confini del visibile, dalla vertigine dello spazio profondo all’emozione dell’incontro con noi stessi e i nostri paesaggi interiori. Coinvolgendo corpo e mente, le sue opere contribuiscono a rendere percepibile il ruolo di ciascuno nella produzione della realtà e nella costruzione di questo instabile presente». 

At Studio Olafur Eliasson, testing light projections, 2019. Photo María del Pilar García Ayensa / Studio Olafur Eliasson

Il percorso espositivo culmina con Your non-human friend and navigator, articolata in parti sospese e altre allestite a pavimento. Questa nuova opera è prodotta utilizzando due pezzi di driftwood, tronchi trasportati dal mare, logorati dall’azione degli elementi. Eliasson li ha raccolti sulle spiagge dell’Islanda, dove spesso approdano i resti di legname dopo aver percorso molti chilometri da paesi lontani. La presenza di una calamita orienta la parte sospesa dell’opera lungo l’asse Nord-Sud, mentre le sottili velature di acquerello applicate sul legno posato a pavimento rievocano l’azione dell’acqua e delle correnti marine che lo hanno sospinto per migliaia di chilometri. 
«L’opera di Olafur Eliasson – afferma la Direttrice del Museo Carolyn Christov-Bakargiev – contiene echi dell’Arte povera, in particolare di Giuseppe Penone, Pier Paolo Calzolari, Giovanni Anselmo e Marisa Merz. Attraverso la sua arte, il pensiero processuale ed ecologico degli anni sessanta si collega alla visione contemporanea mediante uno sviluppo organico».

Light experiments for the exhibition Orizzonti tremanti, Castello di Rivoli, 2022.
Photo Tegan Emerson. Courtesy Studio Olafur Eliasson

In occasione di Orizzonti tremanti, The sun has no money, del 2008, sarà riallestita nella sala a volta del XVIII secolo per la quale era stata inizialmente progettata da Eliasson.  Viene anche allestita una speciale sala di lettura, aperta al pubblico negli spazi della Biblioteca e del CRRI del Castello di Rivoli, che raccoglie una selezione di quasi cento cataloghi monografici sull’intera produzione dell’artista, dagli anni Novanta fino ad oggi.

Olafur Eliasson Orizzonti tremanti
a cura di Marcella Beccaria 
3 novembre – 26 marzo 2023
Castello di Rivoli, Torino