La strada si fa Museo con Andrea Ravo

San Paolo

Democratizzare l’arte, fare in modo che le persone possano godere della bellezza delle più grandi opere d’arte italiane. È così che il Consolato Generale d’Italia a San Paolo ha scelto il nome del grande artista italiano Andrea Ravo per dipingere un palazzo al centro della città, accettando l’invito del Comune di San Paolo di unirsi al progetto municipale “Museo dell’arte di strada”. L’italiano Andrea Ravo ha cominciato a lavorare otto anni fa con l’intento di popolarizzare l’arte, dipingendo opere classiche, in particolare di Caravaggio, in diverse città italiane, dal nord al sud fino ad arrivare all’estero, in particolare in Francia.

È proprio questa la filosofia del lavoro di Andrea Ravo: portare le opera d’arte fuori dalle chiese e dai musei per collocarle nelle strade, mettendole a disposizione di chi vive nel luogo dove il murale è riprodotto: in questo modo le città diventano dei veri musei d’arte. Grazie al lavoro di due settimane, Andrea Ravo ha dipinto un grattacielo di 13 piani nel Viadotto Mesquita Filho, su una delle principali e più trafficate arterie della città di San Paolo, megalopoli che per coloro che si esprimono attraverso questa tipologia di arte rappresenta Il Posto della street art, con i suoi grattacieli ricchi di pareti grigie che paiono in attesa di essere decorate.

Nelle intenzioni della Rappresentanza consolare italiana a San Paolo, non si tratta semplicemente di un dipinto ma di un vero regalo che il Consolato vuole offrire alla città più italiana fuori dall’Italia: «Dopo il contributo all’architettura della città nel secolo passato, desideriamo lasciare un ulteriore segno italiano nel paesaggio urbano di São Paulo”, ha dichiarato il Console Generale, Filippo La Rosa, “speriamo realmente di aver avviato una nuova fase di maggior presenza e visibilità italiana all’interno della città e la street art è uno strumento straordinario per realizzare questo progetto».

La pittura, il cui originale è del pittore tardo rinascimentale Moretto da Brescia, ispiratore del più celebre Caravaggio, rappresenta la Conversione di San Paolo la caduta da cavallo del santo che dà il nome al grande polo economico sudamericano. L’opera si trova conservata in Italia, a Milano nella Chiesa di Santa Maria presso San Celso, da dove non è mai uscita. Il murale di Andrea Ravo rappresenta dunque la prima uscita dell’opera dalla chiesa milanese. Al di là di rendere omaggio a una nuova concezione d’arte che permette a tutte le persone che non possono permettersi un biglietto al museo, o che nemmeno conoscono i musei, di scoprire e ammirare l’arte classica italiana, questa opera intende celebrare i 60 anni di gemellaggio tra la città di San Paolo, dove questo murale nasce, e la città di Milano, dove si trova l’originale. San Paolo e Milano sono due città fortemente legate dall’essere i grandi poli economici dei propri paesi, pur non essendone le capitali: sono città che vibrano di vita, città d’affari dove la cultura trova il luogo ideale per germogliare. Tra il 2021 e il 2022 i comuni delle due città celebrano l’anniversario al quale il Consolato Generale d’Italia a San Paolo partecipa dedicando questo murale.

L’inaugurazione di questa nuova testimonianza dei forti legami che uniscono Italia e Brasile si accompagna a un’importante attività di promozione culturale che il Consolato Generale d’Italia ha realizzato quest’anno a San Paolo, già a partire dal mese di maggio, per sostenere la rinascita della cultura nella città, ricordando che l’arte, benché sia stata una dei settori più colpiti dalla pandemia, è anche quella forza che ci permette di stringere lacci sempre più forti tra paesi e culture differenti e deve perciò essere diretta a tutti.

Questo è innanzitutto l’obiettivo del Consolato Generale d’Italia a San Paolo, come dimostra quest’opera di Andrea Ravo e come già dimostrato in altre occasioni, in particolare con la realizzazione da parte del Consolato di un album di figurine, destinato a 12.000 studenti delle scuole pubbliche pauliste, che ha sostituito il catalogo della mostra promossa dal Consolato, Magister Raffaello.

info: https://conssanpaolo.esteri.it/consolato_sanpaolo/it/