Per l’ultima collezione disegnata da Maria Grazia Chiuri, la maison di moda francese Dior punta sulla spettacolarità, con la scelta di una location e di un’ artista d’eccezione. La linea prêt-à-porter autunno-inverno 2021-2022 viene svelata infatti nel cuore della Reggia di Versailles e Dior sceglie di mostrarla puntando sui lavori di Silvia Giambrone.

L’artista, classe 1981, che attraverso l’utilizzo di diversi linguaggi – performance, installazione, scultura, suono, video – esplora con i suoi lavori da diversi anni, le politiche e le pratiche del corpo con una particolare attenzione alle forme più sotterranee di assoggettamento, è riuscita a tradurre in arte visiva la nuova collezione della casa di moda parigina, creando una perfetta armonia tra gli abiti, la location e la sua ricerca artistica.
L’installazione, infatti, così come immaginata dalla Giambrone, non vuole cancellare o negare la storia che inevitabilmente Versailles racconta – una storia in cui il patriarcato e il potere ha fatto da protagonisti indiscussi – ma vuole provare a trasformarla simbolicamente in qualcosa di diverso, invitando le donne a plasmare, a disegnare la propria identità, immagine, coscienza, al di là delle opinioni degli altri.
Per farlo ha sostituito simbolicamente i grandi specchi della galleria della Reggia con degli altri, realizzati da lei, in cui la parte riflettente dello specchio stesso è stata sostituita da una superficie di cera coperta da spine, e in cui convivono quindi elementi di attrazione (provocati dalla cera), e di repulsione (provocati dalle spine).
Lo specchio così agisce attraverso la sua dimensione simbolica; rappresenta la soglia, come quella del mondo parallelo in cui si svolge Alice nel paese delle meraviglie , il racconto di Lewis Carroll. Uno squarcio fatto con apparenze inequivocabili; un’apertura a nuove prospettive
info: https://www.dior.com/it_it/
Silvia Giambrone, The Hall of Shadows Silvia Giambrone, The Hall of Shadows Silvia Giambrone, The Hall of Shadows