L’artista secondo classificato all’edizione 2020 del Talent Prize, Giulio Bensasson, racconta e spiega la sua ricerca, che ha ispirato la sua opera “The future is bright”. Un lavoro che riflette sul senso della vita, del tempo e della fragilità. Un mosaico di fiori con impressa la frase a spray “the future is bright”. I fiori appassendo fanno emergere la fredda anima in ferro e della scritta resta solo una traccia sbiadita. Ispirato dagli slogan dei movimenti sociali degli ultimi anni e dal claim “andrà tutto bene” nato durante il lockdown, l’opera da promessa di un futuro migliore diventa simbolo di un’illusione che crolla e dello scorrere inesorabile del tempo, i cui effetti non possono essere arrestati.
Tra gli artisti del Talent Prize, Giulio Bensasson è stato individuato dalla giuria come terzo classificato, dietro Francesco Fonassi, il vincitore, e Pamela Breda.
Tutta la mostra online è ancora visibile su www.talentprize.it
