Un gioco di luci

Parigi

Exhibition views, Daniel Buren – Philippe Parreno, ’Simultanément, travaux in situ et en mouvement’, Kamel Mennour, Paris, 2020. © Daniel Buren, Adagp © Philippe Parreno Photo. Archives kamel mennour Courtesy the artists and kamel mennour, Paris/London

Negli ultimi giorni in rue du Pont de Lodi, a Parigi, c’è un richiamo fluorescente, una schiera di vetrate che attirano la luce e la trasformano colorandola. Si tratta della mostra Simultanément, travaux in situ et en mouvement di Daniel Buren e Philippe Parreno alla galleria Kamel Mennour. Un progetto molto scenografico e spettacolare, che trae origine da una fusione di forme e menti creative. Le opere dei due artisti, infatti, sono state collegate per creare un’unica installazione site specific, che parla di automazione, incertezza e inconcludenza. Il progetto, come spiega Parreno, indaga «il modo in cui le cose appaiono e scompaiono, che è la definizione di un fantasma o addirittura di qualsiasi forma che si manifesti». 

Lo spazio diventa parte dell’opera tanto quanto l’arte stessa. La galleria di 600 mq è la quinta sede di Kamel Mennour, realizzata in collaborazione con l’interior designer Pierre Yovanovitch. L‘installazione si interseca molto con le caratteristiche dello spazio. Ogni finestra è ricoperta da una pellicola dai colori vivaci, che oscura la vista sul mondo esterno e inonda la galleria con frammenti ritmici e inebrianti di rosa, blu e giallo. «Lo spazio si apre e chiude al ritmo di una forma che cerca anche di esistere, di apparire in uno sguardo, di manifestarsi. Uno spazio che subisce il tempo del suo stesso svelamento. Uno spazio stocastico, dato al caso, fatto di barlumi ed eventi – spiega Parreno -. Tutto è respiro e movimento in questo luogo che non è mai veramente un luogo poiché si forma e si deforma all’infinito».

Fino al 27 febbraio 2021

Exhibition views, Daniel Buren – Philippe Parreno, ’Simultanément, travaux in situ et en mouvement’, Kamel Mennour, Paris, 2020. © Daniel Buren, Adagp © Philippe Parreno Photo. Archives kamel mennour Courtesy the artists and kamel mennour, Paris/London

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