Giulia Spernazza in residenza alla Civica Raccolta del Disegno

Salò (BS)

La Civica Raccolta del Disegno di Salò da quando ha traslocato nella sede del Museo di Salò ha sviluppato una nuova vitalità. Come dimostra la nuova iniziativa Carte in Chiostro, che dal 20 settembre presenta ai visitatori una selezione di trenta carte, di vari autori, che svelano il delicato e affascinante equilibrio tra immagini e parole, attraverso un alfabeto che non utilizza esclusivamente la scrittura ma anche una forma-segno che si pone come atto creativo superando il dato della realtà sensibile. 

Il visitatore diventa lettore ed è invitato a soffermarsi per assimilare la complessità della poetica di ogni artista, che spesso, può essere decifrata dopo aver letto molte pagine della sua opera.

Dal 4 all’11 ottobre, invece, inizia una residenza d’artista la cui protagonista è Giulia Spernazza (una delle artiste del collettivo Basement con atelier a Fondamenta gallery), che nell’ambito del concorso nazionale Arteam Cup 2019 ha vinto un premio-residenza alla Civica Raccolta del Disegno di Salò. L’artista romana allestirà nel MuSa una mostra, intitolata Strati d’animo, creata in dialogo con la Civica Raccolta del Disegno, nell’ambito della quale sarà presentata anche l’installazione realizzata durante i laboratori organizzati nel suggestivo chiostro del museo, pensati per coinvolgere il pubblico in prima persona e renderlo partecipe di un processo creativo comune. La residenza ruoterà intorno al tema della stratificazione. La carta sarà il mezzo per veicolare i temi cari all’artista, la riflessione sul tempo come stratificazione delle esperienze, in un percorso che mira a far emergere la parte più autentica dell’essere umano. La cera si sovrapporrà alle carte delicate e ai segni impercettibili. Il bianco sarà il colore della meditazione e dell’essenza. «Uso materiali fragili perché provengono dalla natura, un concetto su cui rifletto molto nella mia ricerca – spiega l’artista -. La scelta dei colori è associata alla mia personalità: quello che cerco attraverso il linguaggio artistico è qualcosa di essenziale, per arrivare alla mia parte più autentica, ricerca che va di pari passo con quella interiore e spirituale. Per questo, in modo spontaneo, uso colori chiari associati al concetto di purezza. Per elaborare il minimalismo, altro aspetto che caratterizza le mie opere, inserisco dal nulla ciò che reputo essenziale e importante. Il passaggio più complesso è trovare l’equilibrio tra i pochi elementi che decido di tenere».