Vi siete già iscritti al concorso che stiamo promuovendo per i 300 anni di Lefranc Bourgeois? Se non lo avete ancora fatto, affrettatevi a farlo (https://bit.ly/38VTu6C). In palio una residenza d’artista di due settimane a Roma, negli spazi di Fondamenta gallery. Sarete supportati dallo storico brand di colori nella produzione di un’opera sul tema Deep Blue. Perché il blue? Perché è il colore simbolo del brand. E perché è un colore bellissimo, che si presta a innumerevoli letture e interpretazioni. Lefranc Bourgeois tiene molto in considerazione gli artisti, che rappresentano una linfa per la loro attività, e soprattutto gli artisti italiani, perché con l’Italia il brand ha un rapporto molto particolare. Ce ne parla Thierry Collot, General director Lefranc Bourgeois.
300 anni sono tanti. Cosa significa lavorare nella governance di un marchio così glorioso?
«Significa molto orgoglio e molta responsabilità. Facciamo parte di una catena storica che ha mantenuto in vita questo prestigioso marchio per 300 anni. Sappiamo da dove veniamo, e questo ci aiuta a immaginare il nostro futuro, a esprimere e rispettare il posizionamento del nostro brand. Questa celebrazione dei 300 anni è stata l’occasione per rivisitare e riscoprire il nostro passato, la nostra storia, le persone e gli artisti che hanno partecipato alla costruzione di questo punto di riferimento dell’industria delle belle arti. Ho la possibilità di avere un buon rapporto con l’onorevole Marcel Lehman Lefranc, 90 anni e residente a Parigi. Una bellissima mente, con cui condivido pareri e opinioni sull’attività e sull’arte».
Per i 300 anni Lefranc Bourgeois ha organizzato il progetto di residenza a Roma. Ancora una volta il marchio punta sulla vicinanza agli artisti.
«Oggi festeggiamo i 300 anni di esistenza, ma anche di collaborazione con artisti! Una collaborazione iniziata dal primo giorno in cui il signor Laclef ha iniziato a produrre vernici per Jean-Baptiste-Siméon Chardin (troppo vecchio per produrle da solo). E poi, durante 3 secoli, abbiamo riqualificato il giallo di Napoli con il miglio, creato colori di guazzo Linel con e per Matisse o mezzi di emulsione con Raoul Dufy, avviato declinazioni di colori con Vasarely. Lefranc Bourgeois ha un rapporto molto strategico con l’Italia: questo è il paese in cui abbiamo aperto la prima filiale nel 1964, il marchio ha sostenuto una residenza per artisti a Villa Medici, diversi artisti italiani vincitori di concorsi d’arte hanno vinto residenze in Francia o nel Regno Unito. Questa residenza è un’altra pagina del lungo rapporto di Lefranc Bourgeois con l’Italia e gli artisti italiani».
Cosa si sente di consigliare agli artisti che stanno partecipando alla call?
«Liberate le vostre emozioni! L’arte è emozione. Ci aspettiamo che gli artisti si sentano liberi di esprimersi. Noi esistiamo per supportarli tecnicamente nel loro percorso artistico, per facilitare la loro ispirazione».
Quali sono le nuove sfide per il colore?
«Dobbiamo affrontare diverse sfide come produttori di colori. Ciò che produciamo è una ”materia prima” per gli artisti, che la trasformano mescolando i colori, aggiungendo additivi, cambiando la vernice. Proponiamo quante più alternative possibile tra pigmenti, leganti, ma anche strumenti per modificare e proteggere le tonalità. Cerchiamo anche di creare nuovi colori monopigmento per consentire mescolanze più grandi e più pure, sviluppare la possibilità di giocare su diversi tempi di asciugatura e ovviamente arricchire le nostre cartelle colori con nuove tendenze artistiche. Abbiamo la possibilità di utilizzare e scambiare con una grande rete internazionale di artisti (di cui alcuni sono anche artisti residenti!): questa è una forza unica per ascoltare in modo autentico la comunità artistica. Un’importante sfida attuale è anche la sostenibilità delle nostre produzioni e quindi i colori che produciamo adesso sono conformi alle normative sulla sicurezza ambientale. Stiamo riducendo costantemente la presenza di sostanze chimiche che potrebbero essere considerate potenzialmente pericolose. Siamo stati,n infatti, il primo marchio a proporre colori senza cadmio con tutte le proprietà artistiche dei colori al cadmio».
Volete partecipare anche voi alla call per la residenza? Bastano una buona idea e pochi click. Il resto è semplice e gratuito. A questo link trovate il bando e la scheda di iscrizione: https://insideart.eu/2020/06/29/una-residenza-dartista-a-colori/