La privacy all’ epoca del Covid

È con la personale Homebound dell’artista giapponese Urara Tsuchiya che ADA ha scelto di riaprire, dopo il lockdown, lo spazio romano di via dei Genovesi. Nell’esposizione (visitabile nel rispetto delle norme vigenti, nel regolare orario di apertura della galleria o su appuntamento) è ancora più evidente uno degli aspetti caratterizzanti della pratica artista di Tsuchiya: lo scollamento che può manifestarsi tra sfera la privata e la sfera sociale. Homebound, nato originariamente come un progetto di residenza a Faenza, si è trasformato nel corso dell’emergenza sanitaria in qualcosa di diverso. Mentre l’artista stava, , infatti,  concludendo la produzione delle opere e il successivo allestimento della mostra a Roma, la pandemia da COVID-19 stava iniziando a diffondersi e tutto ha dovuto fermarsi o meglio cambiare forma.

Durante il periodo di quarantena – racconta Tsuchiya – ho deciso di realizzare oggetti in ceramica ispirati alla dimensione domestica – tra cui mocio, secchi, prodotti per la pulizia, spazzolini da denti e copie di biancheria intima, acquistata a poco prezzo dal mercato localePer cercare di restare calma mi sforzavo di leggere notizie che non riguardassero persone decedute in situazioni disperate, così ho saputo del panico generato dalla carenza di carta igienica in Giappone, Germania e America. L’albero – una delle opere – era sfortunatamente esploso al momento della cottura e, ispirandomi a quanto avevo letto, ho deciso di improvvisare, trasformando il buco in una grotta con degli orsi, intenti ad ammassare rotoli di carta igienica. Un mio amico mi ha chiesto se ne stessero facendo scorta…Allo stesso modo ho aggiunto la mascherina ad una delle figure nude che animano le bowls – nonostante non stiano certamente osservando il distanziamento sociale”.

La scelta della tecnica della scultura in ceramica caratterizza da sempre il lavoro di Urara Tsuchiya, classe 1979,  che non trascura però performance e video. Nei lavori di tipo performativo, infatti, sono spesso incorporate sculture, sia in ceramica che in tessuto, così come costumi realizzati dall’artista o preparazioni culinarie per offrire anche una funzione scenografica volta a costruire un ambiente alternativo, che possa legittimare comportamenti fuori dall’ordinario.  

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