Lo schermo dell’arte

Firenze

È partita la XII edizione di Schermo dell’arte Film Festival, progetto internazionale dedito all’esplorazione e alla promozione delle relazioni tra arte contemporanea e cinema, diretto da Silvia Lucchesi. La pre-inaugurazione è stata affidata alla mostra Visio Moving Images After Post Internet, con la quale il programma rivolto agli artisti under 35 giunge alla VIII edizione e trova ospitalità presso Palazzo Strozzi. Curata da Leonardo Bigazzi, l’esposizione dà voce a quella generazione di artisti che ha vissuto la cosiddetta condizione post-internet negli anni di formazione, dirottando l’attenzione sulla risultante eredità e le radici di un potenziale superamento.

Ha aperto ufficialmente il Festival, in anteprima italiana, No More Reality Whereabouts (2019) di Philippe Parreno. Progetto concepito espressamente per la sala cinematografica, è un ”film di film” in forma ibrida tra la retrospettiva e l’opera nuova, perché raccoglie brani di lavori realizzati dall’artista francese negli ultimi vent’anni. La serata è proseguita con Shooting the Mafia di Kim Longinotto, con Letizia Battaglia come protagonista. Il film è la diretta espressione dell’impegno della regista inglese per combattere il male che attanaglia Palermo, attraverso le immagini degli omicidi di mafia, della spensieratezza dei bambini, dello splendore dei palazzi antichi e della miseria dei quartieri più poveri.

All’interno della selezione di documentari e film d’artista, con un’attenzione particolare alla produzione italiana, risulta crescente l’interesse degli artisti verso i cambiamenti e le tematiche sociali, geo- politiche e ambientali.

Tra questi, tre anteprime mondiali: Romanistan (2019) di Luca Vitone racconta il suo viaggio con una troupe di sette persone per ripercorrere a ritroso il tragitto di emigrazione iniziato nell’VIII secolo dal popolo Rom, dall’India nord occidentale. Il film, che si apre simbolicamente con immagini di un ciclo di affreschi del primo pittore rom della storia dell’arte, Antonio Solario, detto lo Zingaro, è un vero e proprio road movie e riunisce interviste a personalità Rom, momenti di vita delle comunità incontrate durante il viaggio e vedute dei tanti paesaggi attraversati ripresi dalla camera car; Welcome Palermo del duo Masbedo (2018-2019), evoluzione formale e narrativa del progetto Videomobile, video installazione concepita per Manifesta 12 a Palermo. Fulcro del lungometraggio è il viaggio del Videomobile, un vecchio furgone merci OM degli anni Settanta che gli artisti hanno trasformato in un carro video, mezzo di sperimentazione utilizzato per scandagliare il territorio e la storia del cinema siciliano; Nelson-Jorit e il condominio dei diritti di Omar Rashid (2019) segue le fasi dell’esecuzione del grande murale con il volto di Mandela, realizzato nel 2018 a Firenze dallo street artist Jorit.

Tra le anteprime italiane: Ettore Spalletti. di Alessandra Galletta (2019) film che, all’indomani della scomparsa del grande maestro abruzzese, acquisisce il significato di un tributo ad uno dei maggiori artisti della scena internazionale contemporanea. Un’occasione unica per comprendere il senso profondo della sua opera, ascoltare le sue riflessioni sull’arte, visitare i luoghi che hanno ispirato il suo lavoro e la sua vita quotidiana; Quello che verrà è solo una promessa del collettivo Flatform (2019), presentato nella Quinzaine des Realisateurs all’ultimo Festival di Cannes, che mostra in un lungo piano sequenza l’incessante avvicendarsi dello stato di siccità e di allagamento sull’isola di Funafuti, nell’arcipelago polinesiano di Tuvalu, dove da qualche anno, per effetto dell’innaturale surriscaldamento del mare, l’acqua salata risale dal sottosuolo, sgorga attraverso le porosità dei terreni e li allaga, mettendo a rischio il futuro della vita sull’isola e lasciando gli abitanti in un continuo stato di attesa e sospensione; Making Manifesto di Cristian Pirjol (2018), film che ha accompagnato l’intero processo di produzione di Manifesto di Julian Rosefeldt, che introduce la proiezione insieme al regista; l’artista Garrett Bradley presenta America (2019) che intreccia scene di un inedito film muto recentemente restaurato, Lime Kiln Club Field Day di Bert Wil- liams, con dodici brevi cortometraggi ispirati ad eventi e persone della storia afroamericana diventati nel tempo ”invisibili”; e Beyond the Visible – Hilma Af Klint di Halina Dyrschka (2019) che scopre uno sconvolgente scandalo artistico e la straordinaria storia rimasta nell’ombra della prima artista che ha introdotto l’astrazione nella pittura all’inizio del XX secolo.

Gli artisti Roberto Fassone e Kasia Fudakowski presentano Lo scherzo dell’arte, un progetto speciale realizzato appositamente per questa occasione, un breve film festival performativo con opere di Julian Rosefeldt e Piero Steinle, Pilvi Takala, David Horvitz e Lukas Geronimas, Martin Skauen (Slideshow Johnny), Marie von Heyl, Kasia Fudakowski e Roberto Fassone. Lo scherzo dell’arte si concentra sul ruolo dell’umorismo e della comicità nell’arte contemporanea andando ad approfondire, attraverso i sei video in programma, alcune tematiche chiave quali la ripetizione, il gioco, l’inganno e il camouflage.

Infine, il Focus on è dedicato all’artista Turner Prize 2004 Jeremy Deller che presenta una selezione di suoi lavori video in cui emerge la connessione tra musica e arte ma anche l’interesse per i meccanismi che regolano la società contemporanea e i rapporti fra gli individui. Tra questi, in anteprima italiana, il suo ultimo film Putin’s Happy (2019), denuncia della Brexit e dell’ascesa al potere del populismo di destra in Gran Bretagna, che osserva da vicino la xenofobia, l’isolazionismo e il patriottismo che hanno alimentato il voto per lasciare l’Unione Europea; Everybody in the Place: An Incomplete History of Britain 1984-1992 (2018), film commissionato e prodotto da Frieze e Gucci in cui l’artista britannico esplora l’eredità contemporanea della ”Summer of Love”, raccontando la nascita del fenomeno culturale della musica house nel Regno Unito e mettendolo in relazione con i grandi cambiamenti sociali che hanno sconvolto il paese negli anni Ottanta.

 Tutte le info: http://www.schermodellarte.org/

 

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