Guida Stranger things

Roma

Fenomenologia Stranger things. La serie tv di fantascienza che fa l’occhiolino all’immaginario vintage degli anni Ottanta, ideata dai fratelli gemelli Matt e Ross Duffer e prodotta per Netflix – il 4 luglio prenderà il via la terza stagione, ambientata nell’estate del 1985, un anno dopo gli eventi della seconda stagione –, diventa (anche) un libro. Meglio ancora, un manuale completo non ufficiale scritto da Nadia Bailey e illustrato da Phil Constantinesco. Edito da Centauria libri, Stranger things, la guida completa (cartonato, 136 pagine a colori, 19.90 euro) è un volume che farà la gioia di ogni fan, di vecchia o nuova data; un libro illustrato comodo da sfogliare (non di grande dimensione) che racchiude le descrizioni degli episodi – considerando le prime due stagioni, siamo a quota diciassette – le indicazioni dei luoghi, i profili dei personaggi, la presentazione dei mostri. E ancora, i quiz e le parole chiave dello slang della città fittizia di Hawkins, nell’Indiana, dove si svolge il racconto. Incentrata sugli eventi legati all’incomprensibile scomparsa di un bambino (Will Byers), sparito mentre rientra in bici a casa, e all’apparizione di una bambina (Undici) dotata di poteri psichici, scappata da un laboratorio governativo, Stranger things omaggia in primis il cinema di Steven Spielberg (dal film E.t. l’extraterrestre a I Goonies, rispettivamente diretto e scritto dal regista, sceneggiatore, produttore cinematografico e televisivo). Ma la serie – che sfrutta appieno il concetto di transmedialità tanto caro all’accademico e saggista Henry Jenkin – flirta anche con Stand by me, pellicola tratta da un racconto di Stephen King (che marchia Stranger things come «puro divertimento, un’opera in classe A+». ”Tutto ciò che devi sapere sullo strano, meraviglioso e terrificante mondo di Hawkins e sul Sottosopra”. Il messaggio che campeggia sulla cover la dice tutta: il lettore viene invitato a spalancare le porte della curiosità e a gustare, pagina dopo pagina, questa guida. Gli autori del volume, Bailey – scrittrice e giornalista australiana esperta di cinema, serie tv e life style, «da quando Stranger things è apparso, ne è diventata ossessionata», riporta la bio – e Constantinesco (illustratore freelance e motion designer con sede a Bruxelles) hanno svolto un lavoro importante, perché se è pacifico che di guide dedicate a questa serie cult ce ne sono molte – e tante ne verranno – tradotte in più lingue, è altrettanto vero che Stranger things, la guida completa “punta” sul suo essere una raccolta di ottime ed evocative illustrazioni retrò (Constantinesco riprende le sequenze visivamente più accattivanti), con testi che offrono molti spunti, anche grazie al taglio leggero e giocoso. Un manuale sui generis, in qualche modo, ma che sembra uscito direttamente dagli anni ottanta. ”Vestitevi ispirandovi ai diversi look di Undici, seguite le discutibili ricette create da Jim Hopper, scoprite i segreti della pettinatura di Steve Harrington”. Alla fine cosa rimane? Prendendo in prestito dalla rete questo (abusato) interrogativo, la risposta è una: leggerezza. Per gli amanti della serie e della pop culture in generale, una guida del genere non può davvero mancare. Chi invece non conosce Stranger things può partire proprio da qui. Se ne innamorerà.

Info: www.centaurialibri.it

 

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