Macro, finisce l’era de Finis?

Roma

Che aria tira al Macro Asilo? A quasi un anno dallo start si iniziano ad avvertire segnali di cambiamento. 

Giorgio de Finis non sarà confermato direttore del Macro Asilo, il museo capitolino dedicato alle arti contemporanee. Da quanto Inside Art ha appreso da fonti vicine al Comune di Roma l’attuale direttore, in scadenza alla fine dell’anno, non dovrebbe ottenere il rinnovo dell’incarico. Il progetto di de Finis, del resto, aveva una durata: 31 dicembre 2019, a meno di un prolungamento del contratto. Ma ad oggi, e siamo quasi all’estate, ancora nessuna apertura. Divergenze di vedute sul ruolo del museo? Raffreddamento dei rapporti? Certo è che negli ultimi mesi Luca Bergamo, assessore alla Crescita culturale del Comune di Roma, non si è mai palesato al Macro. E poi quel post di oggi di Giorgio de Finis. Ironico e criptico nei confronti della sua funzione, approfittando di un lapsus (freudiano?) di una strana locandina.

De Finis aveva in progetto di reintrodurre le mostre nel museo dal 2020, con un dispositivo ”aperto” e ”liquido”, coerentemente con il suo orientamento artistico-sociale. Avrà modo di farlo? O dovrà applicarlo altrove?

Eppure la storia era iniziata come un idillio. L’asse Bergamo-de Finis sembrava più forte e coeso delle critiche velenose che riceveva. Il disegno di un nuovo Macro era stato messo a punto per rappresentare qualcosa di nuovo nella città, ma adesso più che un anno sembra passato un secolo. La distanza tra i due poli si percepisce come siderale. La mancata conferma di de Finis indicherebbe evidentemente un distacco, se non un dissenso, del Comune dall’ impostazione “aperta” che era stata data al museo. Vedremo cosa accadrà e, se la notizia sarà confermata, quali saranno le motivazioni del divorzio.

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