La Goodman apre a Londra

Cape Town

La Goodman Gallery, galleria d’arte contemporanea basata a Cape Town e Johannesburg, ha annunciato che aprirà un nuovo spazio a Londra questo autunno. La volontà è quella di approfittare della continua crescita del mercato dell’arte africana e della sua diaspora, ma anche di catturare un momento nel quale l’incertezza rispetto alla Brexit e le sempre più numerose ideologie nazionaliste dominano il discorso politico. Secondo la direttrice della galleria Liza Essers questa mossa va  nella direzione di assicurare che «quell’interesse per l’arte africana e ”diasporica” superi la moda del momento per arrivare ai libri di storia».

La Goodman Gallery è stata fondata durante l’apartheid in Sudafrica nel 1966 e ha costituito una piattaforma importante per affrontare tematiche di giustizia sociale attraverso un programma impegnato nella decolonizzazione della storia dell’arte tradizionale. La scuderia della galleria include artisti sudafricani e non, tra i quali Candice Breitz, Alfredo Jaar, William Kentridge, Shirin Neshat e parte del patrimonio di David Goldblatt.

«Avere un luogo fisico a Londra – dichiara Liza Essers, proprietaria e direttrice della galleria in un’intervista per Artnet aumenta l’impatto della galleria sull’ecosistema globale nel lungo termine, garantendo un picco di interesse per l’arte africana e “diasporica” superi la moda del momento per arrivare ai libri di storia». Nei suoi 11 anni alla guida della galleria, Essers ha accolto più di 30 artisti internazionali, promuovendo soprattutto le donne, che rappresentano più della metà nella sua lista.

Nonostante la prestigiosa galleria intrattenga già relazioni anche strette con il Regno Unito e l’Europa, soprattutto con i referenti per le acquisizioni di arte africana e afroamericana dei musei e delle istituzioni a Londra, la prossimità geografica dovrebbe facilitare questo tipo di discussioni. In tale occasione la direttrice introdurrà anche una nuova generazione di artisti che, nelle sue parole, «parla al contesto africano», come Kudzanai Chiurai, Nolan Oswald Dennis, Kiluanji Kia Henda, Grada Kilomba, Kapwani Kiwanga, Tabita Rezaire.

La nuova galleria si collocherà nel quartiere artistico di Londra, Mayfair, in uno spazio di più di 500 metri quadrati tra piano terra e fondamenta. Recentemente rinnovato e progettato da Rogers Stirk Harbour and Partners, l’edificio è stato scelto anche per il suo essere scevro dall’architettura coloniale. E’ la prima galleria permanente ad attivare la riqualificazione di Cork Street, che fino ad ora ha ospitato solo iniziative pop up, come le gallerie partecipanti a Condo London o la mostra in beneficienza per i rifugiati.

 «È raro trovare – conclude la direttrice – uno spazio così fresco, dinamico e ben posizionato a Londra. E’ da tenere sotto controllo.»