Giunge alla sua sesta edizione Generazione critica, convegno annuale aperto al pubblico per riflettere sull’arte del Duemila attraverso la critica, con relatori scelti tra curatori, critici, docenti, giornalisti e artisti. Appuntamento il 30 novembre, al Laboratorio Aperto nell’ex Centrale AEM di Modena. Quest’anno viene analizzato il ruolo della tecnologia e del digitale nella produzione artistica contemporanea, evidenziando come influenzino l’espressione artistica e i linguaggi, ma anche le modalità di fruizione e ricezione. I nuovi strumenti come realtà aumentata, realtà virtuale, grafica 3D, stampa 3D e post-internet art creano mondi alternativi e nuove realtà che sfidano le nostre capacità interpretative e percettive, sfruttando i sistemi d’interazione digitale e generando tecniche espressive specifiche dei nuovi media. Intervengono con proprie letture e interpretazioni Bruno Barsanti, Cesare Biasini Selvaggi, Gemma Fantacci, Gli Impresari, Kamilia Kard, Elisabetta Modena, Santa Nastro, il dibattito è moderato da Vittorio Iervese, e conclude l’incontro una tavola rotonda, momento di confronto e dibattito con il pubblico. In occasione del convegno è inaugurata la mostra Ti Fidi di me?, a cura di Isabella Nardon, Vanessa Pinzoni e Federica Porro, che intende indagare le conseguenze dello sviluppo della tecnologia sul meccanismo dello sguardo, diventato ormai un atto di totale fiducia dell’essere umano nella macchina. Generazione critica è parte del programma annuale Mapping the studio, organizzato da Metronom, con l’obiettivo di ricercare e promuovere l’attività degli artisti delle più giovani generazioni.