Dall’espressionismo alla nuova oggettività. Avanguardie in Germania

Parma

Dal 10 novembre al 24 febbraio il Palazzo del Governatore di Parma ospita Dall’espressionismo alla nuova oggettività. Avanguardie in Germania. La mostra, curata da Lorand Hegyi e Gerhard Finck, è dedicata alle correnti artistiche e culturrali tedesche della prima metà del Novecento. Il percorso si articola attraverso 40 opere provenienti dal Von der Heydt Museum di Wuppertal, che ospita una delle più grandi collezioni dell’espressionismo tedesco e delle tendenze artistiche del primo dopoguerra, come la Nuova Oggettività (Neue Sachlichkeit) e le diverse forme di costruttivismo e razionalismo. Se l’espressionismo nelle arti visive, nel cinema e nella musica, nella letteratura e nel teatro, nella filosofia e nella teoria politica diviene immediatamente sinonimo di modernità, incarnando lo spirito del secolo; l’arte del dopoguerra, sotto l’influenza del nuovo razionalismo e funzionalismo, della pittura metafisica e del neo-classicismo del cosiddetto ”ritorno all’ordine” sviluppatesi in Italia, riflette la disillusione della generazione che ha vissuto la guerra. L’esposizione si compone di due sezioni. La prima approfondisce l’avanguardia di inizio secolo attraverso alcuni capolavori del Die Brücke (Il Ponte) di Dresda, formato da Ernst Ludwig Kirchner, Erich Heckel, Otto Mueller, Emil Nolde,Karl Schmidt-Rottluf e Max Pechstein; del Der Blaue Reiter (Il Cavaliere azzurro) di Monaco di Baviera, formato da Vassilj Kandinskij, Franz Marc, Alexei Jawlensky e August Macke; e di Der Sturm, la rivista d’arte e galleria nate a Berlino, formato da Heinrich M. Davringhausen, Max Beckmann e Karl Grossberg.  La seconda indaga i cambiamenti estetici del primo dopoguerra ed è dedicata a Karl Hofer, Eberhard Viegener, Otto Dix, Max Ernst, Jankel Adler, i rappresentanti della Nuova Oggettività. 

La mostra è stata inserita tra gli eventi dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, promosso dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’Unione Europea, coordinato dal MiBAC, Ministero per i beni e le attività culturali.

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