Dal 24 ottobre all’11 gennaio 2019 lo Studio Giangalezzo Visconti a Milano ospita una mostra dedicata a Juno Calypso. La giovane fotografa, nata e cresciuta a Londra, è nota a livello internazionale soprattutto per tre serie: Joyce, The Honeymoon e What to do with a Million Years. L’artista debutta per la prima volta in Italia portando sarcasmo e ironia per affrontare i pregiudizi legati alla donna contemporanea. Ambientazioni surreali, tra cui un motel americano per coppie in crisi e una villa-bunker a Las Vegas e autoritratti dall’estetica pink e caramellosa, svelano l’approccio critico della giovane, che presenta soggetti sospesi tra noia, narcisismo e black humor. Quelli della Calypso, vincitrice del prestigioso Photography Awards 2016, sono scatti intensi che appassionano e catapultano in realtà ironiche e stranianti. A Milano sono presenti immagini appartenenti alla tre serie, a partire dall’alter-ego dell’artista, Joyce, personaggio immaginario che raffigura una casalinga sola e repressa in ambientazioni insolite e surreali. Per gli scatti di The Honeymoon, del 2015, Joyce ha posato in vasche da bagno rosa a forma di cuore e nuda di fronte a specchi, mostrando l’aspettativa di seduzione delusa e un’atmosfera di estrema malinconia. In mostra anche opere dal suo ultimo progetto del 2018, What to do with a Million Years, in cui la scelta del set cade su Las Vegas. Qui l’artista scatta in un bunker dotato di ogni comfort, creato da un ricco imprenditore di cosmetici e progettato per essere vissuto quotidianamente. «Una via di mezzo tra una tomba e un mausoleo – spiega la fotografa – dove tutto è silenzioso e immobile».
Info: www.studiovisconti.net