Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile

Bergamo

Dal 4 ottobre al 6 gennaio la GAMeC di Bergamo presenta Black Hole. Arte e matericità tra Informe e Invisibile. Prima mostra di un ciclo espositivo triennale dedicato alla materia, che connette le ricerche artistiche con la storia delle scoperte scientifiche e tecnologiche, propone una selezione di opere realizzate tra la fine dell’Ottocento e oggi che indagano la materia come elemento originario, come sostanza primordiale alla base di tutte le cose.

Si articola in tre sezioni: Informe raccoglie le opere di artisti, da Jean Fautrier a Lucio Fontana, da Alberto Burri fino a Ryan Sullivan, Urs Fischer e Cameron Jamie, che utilizzano materiali per la loro valenza intrinseca; Uomo-Materia, che da Auguste Rodin, Medardo Rosso e Alberto Giacometti arriva a William Tucker e Florence Peake, mette a confronto opere in cui le figure umane, accennate o scomposte, sono parte integrante del principio stesso della materia; Invisibile indaga di questa gli aspetti più nascosti, non visibili all’occhio umano, nella sua identità atomica e subatomica, attraverso le opere di artisti che da Jean Dubuffet, Enrico Baj e Sergio Dangelo arrivano ai contemporanei Jol Thomson, Hicham Berrada e Thomas Ruff. Le tre sezioni, pur rappresentando differenti modalità di guardare alla materia e di interrogarla, in una dimensione apparentemente antitetica, si dimostrano in realtà coesistenti e complementari.

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