Special K

”Ransie è una strega molto bella e deliziosa sai, ma se si arrabbia allora sono guai”. Ransie la strega è un cartone animato degli anni Ottanta che, a modo suo, ha fatto storia. ”Simpatica e carina”, viene definita la dolce protagonista nella sigla. “Un eroe underground”, invece, è la nomea attribuita dalla stampa specializzata ad un artista, lui sì reale, che ama vestirsi da strega. Niente di nuovo? Invece sì, considerando che Simon Hanselmann è un fumettista sui generis, molto generoso con i suoi lettori, che dà voce (e colori) a una serie di personaggi incredibili e fuori da qualsiasi logica. Già autore del graphic novel Megahex – tratto dal suo blog Tumblr girlmountain, questo 32enne australiano, protagonista lo scorso aprile al Romics, presenta il suo ultimo lavoro, Special K, pubblicato da Coconino Press e Fandango (così come Megahex).

Nel nuovo volume a fumetti (264 pagine a colori, 24 euro), Hanselmann apre al ritorno dei suoi strampalati amici – una giovane depressa, il suo gatto parlante, un gufo donnaiolo, un lupo mannaro tossico – che trascorrono gran parte del tempo in casa e, fuori dalle mura domestiche, non esitano a cacciarsi nei guai. Non fare il tifo per loro è come chiedere a un calciofilo di boicottare i mondiali. Impossibile. Un racconto profondo e tenero, violento e tragicomico, che l’autore porta avanti concentrando la sua attenzione (e, soprattutto, la sua matita) nel tratteggiare, in modo amabile, questi personaggi perdenti e sempre ai margini della società. Ci sono Megg, la strega in perizoma che si ubriaca e vede film hard («l’hai visto quel porno? Ti infilano i manici di scopa e c’era quella guardia che ha calpestato il gattino») e Mogg, il gatto che ama discernere di politica internazionale – «le nazioni all’interno dell’eurozona sono ancora accanitamente indipendenti» – e adora fare la pipì sui test di gravidanza della sua amica megera.

E ancora, il gufo – compagno di merende che fuma quanto una ciminiera, fa i suoi bisogni nel water e ama fare sesso non protetto (“vengo adesso dall’ospedale, il mio pisello è tutto pieno di malattie sessuali”) nonché il lupo mannaro Jones, che – completamente nudo – videogioca a Zelda in un salotto di casa che tanto ricorda le ambientazioni di Trainspotting. Irriverenti, volgari, privi di qualsiasi freno inibitorio, i quattro “ragazzacci” – al cui confronto Beavis e Butt-head di Mtv sono due educande – vivacchiano depressi tra droghe, approcci sessuali complicati, relazioni amicali complesse, povertà assoluta e totale assenza di ambizione. Un poker di stralunati disgraziati che passano il proprio tempo sul divano (qui i Simpson non c’entrano nulla), stordendosi di marijuana (l’orsetto Ted creato da Seth MacFarlane starebbe bene con loro) e parlando del senso della vita e delle star che vedono in tv. Indirizzato soprattutto ai giovanissimi («il mio fumetto è rivolto a persone giovani e studenti che tentano di capire cosa gli sta accadendo. Lottando con la depressione e tentando di sopravvivere nel mondo», spiega Hanselmann), il graphic novel Special K è una gran, bella lettura. Anche da sobri.

Info: www.fandangoeditore.it

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