Leaning in the Wind

Leaning in the Wind è il secondo film-documentario che segue River and Tide, dell’ambientalista Andy Goldsworthy. Artista e fotografo inglese che vive in Scozia, Goldsworthy è famoso per le sue installazioni temporali e site-specific realizzate con materiali organici, sia in mezzo alla natura che in spazi urbani. È considerato uno tra i pionieri del rock balancing, movimento che prevede la realizzazione di sculture composte da virtuosi assemblaggi di pietre. La fotografia è uno strumento fondamentale per il lavoro spesso fragile ed effimero di Andy Goldsworthy, utile a documentare le opere realizzate prima del loro deterioramento. Ciò nonostante Goldsworthy ha realizzato anche installazioni permanenti come Roof, Stone River e Three Cairns.

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La fotografia gioca un ruolo cruciale nelle opere di Andy Goldsworthy, visto che il suo lavoro è spesso fragile e transizionale: Ogni lavoro passa da una fase di sviluppo a quella di maturità per poi decadere. La fotografia allora raccoglie il punto di massima maturità dell’opera che si esprime proprio attraverso l’immagine. Successivamente l’opera incontra la sua decadenza, processo di per sé implicito.

Goldsworthy ha realizzato varie commissioni come l’ingresso del San Francisco De Young Museum con l’opera Drawn Stone, influenzata dai frequenti terremoti della zona. La sua installazione è composta da una enorme crepa nel pavimento che si dirada in fratture più piccole e in blocchi di calcare che possono essere anche utilizzati come panche. Le spaccature più piccole sono state realizzate da colpi di martello, così come la materia si è involontariamente spezzata.

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