Fulvio Roiter, Fotografie 1948 – 2007

Venezia

Appartiene a quella generazione di grandi fotografi italiani e internazionali Fulvio Rotier che per la prima volta dopo la sua scomparsa, avvenuta nel 2016, è oggetto della più completa personale mai realizzata sul suo lavoro. Appuntamento a Venezia nella Casa dei tre oci per la mostra curata da Denis Curti e aperta fino al 28 agosto. E proprio Venezia non sembra essere stata una scelta casuale, a questa città Rotier deve gran parte del suo successo, anche popolare, raggiunto con il libro fotografico Essere Venezia del 1977. L’editoria è stata infatti un supporto che l’autore ha usato frequentemente raggiungendo altissimi risultati come dimostrano i premi vinti: Premio Nadar con il libro Umbria. Terra di San Francesco e il Grand Prix a Les Rencontres de la Photographie d’Arles, nel 1978, proprio con Essere Venezia.

Il suo stile elegante e ben composto è inizialmente segnato dalle fotografie in bianco e nero che dà massimo risalto ai protagonisti, mentre nel complesso ancora forte è l’influenza del Neorealismo italiano. È solo grazie a inquadrature geometricamente calibrate che riesce a superare quest’influenza fino a raggiungere altissimi risultati anche con la fotografia a colori. La mostra mette sulle pareti oltre 200 fotografie e una serie di libri che ricordano l’impegno di Rotier nell’editoria e illustrano bene il suo ruolo di fotografo nel contesto italiano attraverso testi firmati dai più grandi autori italiani come: Andrea Zanzotto, Italo Zannier, Alberto Moravia, Ignazio Roiter, Fulvio Merlak, Gian Antonio Stella, Roberto Mutti, Giorgio Tani e Enzo Biagi. 

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