Sublime solitamente è l’aggettivo utilizzato per descrive l’opera di William Turner. Proprio mentre il mondo filosofico cominciava a ragionare sulle categorie del bello, il pittore inglese offriva un ottimo esempio per comprendere quel tipo di estetica perturbante, inquieta e minacciosa. Sappiamo anche che dietro ogni tela dell’artista c’era un lungo lavoro preparatorio fatto di schizzi, acquerelli, disegni e bozzetti.
E proprio questo mondo è quello che viene mostrato al chiostro del Bramante a Roma che dedica a Turner una mostra con opere dalla Tate Britain. Appuntamento dal 22 marzo al 26 agosto, quando nel museo capitolino vengono presentate circa una novantina di opere che rappresentano il percorso creativo del pittore. In mostra quindi le opere realizzate da Turner per suo puro piacere composte con tecniche rapide in grado di fermare i sentimenti e le atmosfere ambientali in maniera rapida anticipando anche il momento bloccato della fotografia.