Teatrino Palazzo Grassi

Il teatro è uno tra i luoghi ideali per vivere a pieno l’inverno e il Teatrino di Palazzo Grassi è il perfetto connubio tra spettacolo e arte, dove la cultura diventa realmente viva e interagisce con il pubblico grazie a una struttura organizzativa studiata ad hoc. Un’ampia programmazione di iniziative aperte al pubblico in grado di abbracciare tutti gli ambiti dell’espressione artistica, porta a Venezia ospiti internazionali, festival di ricerca, inedite esperienze sonore, pellicole pregiate. In ambito cinematografico, il 30 novembre, il Teatrino propone un incontro incentrato sull’archiviazione come pratica artistica a partire dalla presentazione del libro di Cristina Baldacci, Archivi impossibili. Un’ossessione dell’arte contemporanea (Johan & Levi, 2016), rifletterà sulla proiezione di In girum revisited… (2017, 14’ 32’’) di Antoni Muntadas alla presenza dell’artista, dell’autrice Cristina Baldacci, dell’artista Maria Morganti e della storica dell’arte Angela Vettese. Nello stesso filone tematico si inserisce la proiezione di mercoledì 20 dicembre dell’opera di Marco Bertozzi, Cinema grattacielo (2017, 97’), un documentario dedicato al Grattacielo di Rimini, custode della memoria della città che cambia e allo stesso tempo una riflessione sul linguaggio di questo genere filmico. Da non perdere gli attesi incontri con gli artisti della Pinault Collection, coinvolti in conversazioni aperte al pubblico al fianco della curatrice francese Caroline Bourgeois.

Tra gli ospiti speciali che in questa stagione si alterneranno sul palco del Teatrino, venerdì 17 novembre il grande filosofo tedesco Peter Sloterdijk prenderà parte a una conversazione con il corrispondente dell’Espresso a Berlino Stefano Vastano, il tema? Un’indagine sull’arte contemporanea, a partire dalla mostra di Damien Hirst in corso a Palazzo Grassi. Inoltre prosegue il filone di interazione con le eccellenze veneziane, come l’Alliance Française de Venise con cui giovedì 23 novembre, prende forma uno speciale tête-à-tête con la curatrice della 57. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia, Christine Macel che insieme a Martin Bethenod introdurrà l’opera di Carolee Scheneemann Breaking the Frame (2012, 100’). In linea con le relazioni e scambi instaurato con le realtà istituzionali nazionali e internazionali è l’appuntamento con una serie di ospiti d’eccezione che prendono parte alla conversazione a più voci con Picasso. Sulla spiaggia. A partire da lunedì 4 dicembre con un omaggio alla mostra che sarà inaugurata il 7 gennaio alla project room della Collezione Peggy Guggenheim e si inserisce nel studio triennale dedicato al celebre artista Picasso – Méditerranée, promosso dal Musée national Picasso di Parigi. Introducono Martin Bethenod, la direttrice della Collezione Peggy Guggenheim Karol Vail e il curatore della mostra Luca Massimo Barbero, presenti anche Laurent Le Bon, Presidente del Musée National Picasso di Parigi, e Sylvie Ramond, direttrice del Musée des Beaux – Arts di Lione. Ampio spazio alla musica, non a caso continua, per il secondo anno consecutivo, la collaborazione con il festival di opere sonore Helicotrema che per due giornate il 20 e il 21 novembre porta a Venezia i contributi audio a cura di artisti e compositori italiani e internazionali, con un focus speciale sul dualismo realtà-finzione che consolida il profondo legame culturale e didattico esistente tra le proposte dell’auditorium veneziano e la programmazione espositiva di Palazzo Grassi e Punta della Dogana. Infine, il Teatrino ospita, il 1 dicembre, il concerto dei vincitori del Concorso Nazionale Pianistico Premio Venezia per le edizioni 2016 e 2017. Seminari e non solo, con l’Ordine e la Fondazione degli Architetti Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Venezia, il Teatrino di Palazzo Grassi presenta uno speciale meeting per giovedì 30 novembre, aperto a tutti gli iscritti all’albo professionale, incentrato sui restauri di Tadao Ando per la Pinault Collection a Venezia (Palazzo Grassi, Punta della Dogana e Teatrino) e Parigi (La Borsa). Rilevante frutto del rapporto di cooperazione con le più importanti realtà contemporanee del nostro Paese e oltre confine è Grand Tour, un vero viaggio culturale dedicato alla condivisione di idee, esperienze e pratiche in cui dipartimenti didattici di altre location museali sono invitati a portare presso il Teatrino di Palazzo Grassi le proprie proposte educative.

Dopo la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo di Torino e la Fondazione Palazzo Strozzi di Firenze, l’edizione 2017 è dedicata al Centre Pompidou di Parigi, con due giorni di laboratori e incontri, 25 e 26 novembre, aperti a varie fasce d’età e agli operatori del settore. Da precisare che nelle due sedi espositive della Pinault Collection a Venezia, prosegue sino al 3 dicembre la mostra di Damien Hirst Treasures from the Wreck of the Unbelievable a cura di Elena Geuna. Decisamente consigliato ai visitatori approfittare dei mediatori culturali, studenti formati dal team curatoriale del museo e dai loro docenti del dipartimento di Filosofia e Beni culturali di Ca’ Foscari, sempre a disposizione per assistenza durante la visita e, grazie al wi-fi gratuito attivo nelle sale di Palazzo Grassi e Punta della Dogana è possibile scaricare gratuitamente l’audio-guida di Treasures from the Wreck of the Unbelievable. I più piccoli diventano grandi protagonisti ogni sabato a Palazzo Grassi alle ore 17 e Punta della Dogana alle ore 15 con gli atelier St_Art, laboratori didattici ispirati al progetto espositivo in corso, strutturati ogni mese con tagli differenti e accessibili ai bambini non udenti grazie alla presenza di operatori di lingua LIS, Lingua dei Segni Italiana. Curioso incontro per domenica 26 novembre con il Grande laboratorio di sculture di sabbia a cura dell’artista Dale Murdock dalle ore 11 alle 18 nel il foyer del Teatrino. Il pubblico è invitato a creare e interagire con Dale Murdock attraverso l’utilizzo della sabbia e con la presenza degli operatori educativi di Palazzo Grassi e del Centre Pompidou. Dale Murdock avvia la propria formazione artistica alle scuole superiori con il professor John Perret, lavorando con la scultura in argilla e cottura in forno. Studia scultura presso la University of Saskatchewan, utilizzando in particolare il bronzo. Successivamente consegue il B.A. in Storia dell’Arte presso la University of Victoria, nella Colombia Britannica in Canada, nel 1991, dove lavora per quattro anni nel dipartimento di scultura con i professori Mowry Baden e Roland Brener.

Info: palazzograssi.it

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