Abbecedario della politica

Come nasce una vignetta? In che modo la scintilla di un’idea prende corpo, vita e colore, fino a declinarsi in immagine? Sono interrogativi che trovano risposta nel Abbecedario della politica di Giorgio Forattini, «un volume che nasce da un’idea di mia moglie», spiega lo stesso autore, maestro indiscusso della satira politica italiana. Edito da Clichy, il libro (256 pagine, 19 euro) offre al lettore un’occasione unica, quella di conoscere da vicino – e per la prima volta – l’officina creativa di Forattini, un artista del disegno la cui matita pungente, ironica e mai volgare, è sempre sul pezzo. In merito all’origine di questa pubblicazione («le fasi di ricerca, selezione e progetto grafico hanno richiesto all’incirca un anno»), l’autore spiega: «Nel corso del tempo ho sempre prodotto molti schizzi preparatori della vignetta del giorno. Spesso li buttavo nel cestino e da lì sono stati raccolti dalla mia assistente e conservati negli anni. L’ispirazione? È venuta di conseguenza, ed è stata quella di privilegiare il disegno sul fatto politico in sé. Mostrare ai lettori, per la prima volta, come nasce una vignetta».

Il risultato è un l’Abbecedario della politica, un volume contenente una serie di materiali originali e inediti (schizzi preparatori, disegni abbozzati, prove con pennarello). Da Silvio Berlusconi a Umberto Bossi, da Giovanni Spadolini a Walter Veltroni, da Oscar Luigi Scalfaro a Francesco Cossiga, da Matteo Renzi a Ciriaco De Mita a Bettino Craxi, da Sandro Pertini ad Achille Occhetto, da Vladimir Putin a Donald Trump, da papa Giovanni Paolo II a papa Francesco – la lista è davvero lunga – i protagonisti di ieri e di oggi della politica (e non) italiana e internazionale sono racchiusi in un libro che si sfoglia piacevolmente.

Romano, classe 1931, il graffiante e irriverente Forattini svela il dietro le quinte del suo lavoro. In principio c’è uno schizzo a matita. Il personaggio, pensato nei suoi inconfondibili cliché fisiognomici, inizia a prendere forma. È superata questa fase che il bozzetto scompare, nel vero senso della parola, per lasciare il campo al segno più incisivo e chirurgico della penna con la quale viene completato il disegno. Satira politica che Forattini continua a portare avanti e che considera «un mestiere difficile per via delle continue opposizioni dei politici e dei giudici». Satira che oggi è notevolmente mutata nei suoi protagonisti. «Sono cambiati i politici – riprende l’autore – personaggi come Andreotti, Craxi, Spadolini e Berlusconi, per fare alcuni esempi, erano unici nel loro genere e con forti identità. Ora invece vedo solo uomini senza personalità, banali». Dunque la satira si è involuta? «Non credo – replica Forattini – perché rimane un caposaldo di uno stato civile. Detto ciò, ritengo che la nostra professione si debba fondare su una grande conoscenza storica e culturale. Con i social network c’è più spazio, ma tutti si improvvisano e le conseguenze non sempre sono felici. Il mio consiglio? Bisogna documentarsi, leggere molto. E, soprattutto, essere liberi».

Info: www.edizioniclichy.it