La cera persa

È fra le tecniche scultoree più antiche tra quelle che conosciamo, nota fin dall’età del bronzo, stiamo parlando della cera persa. Il procedimento nel corso dei secoli si è perfezionato fino a rendere virtuosi molti scultori rinascimentali italiani come per esempio Donatello che ha ripreso la tecnica abbandonata nel Medioevo. Da lì la cera persa non ha più smesso di affascinare artisti e amanti dell’arte, ma pochi forse sanno come si realizza un lavoro con questa tecnica. A risolvere il problema ci pensa il video realizzato dagli artisti israeliani Renana Aldor e Kobi Vogman per l’Israel Museum di Gerusalemme. Nel corto di circa quattro minuti vengono mostrare le fasi fondamentali della cera persa.

Una volta realizzato un lavoro in gesso, la scultura va ricoperta con dell’argilla che seccata deve essere separata dal gesso del quale ha riprodotto la forma. Riunite le parti di argilla, attraverso un canale viene colata della cera che aderisce alla forma lasciata in negativo dal gesso nell’argilla. Una volta asciugata la cera deve essere tolta l’argilla. A questo punto si creano dei canali di cera per la successiva fusione del bronzo e la scultura viene di nuovo ricoperta di gesso. Il tutto viene messo a scaldare per far sciogliere la cera che defluendo lascia la sua forma nel gesso. Ora è tutto pronto è sufficiente colare del bronzo fuso all’interno del blocco di gesso, togliere poi il gesso, liberare dai canali la scultura e pulirla. Ma è tutto più facile guardando il video qui sotto.

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