Arman 1954-2005 a cura di Germano Celant

Roma

Inaugura a Palazzo Cipolla la mostra Arman 1954-2005 a cura di Germano Celant. Un’ampia retrospettiva, la prima in Italia dopo l’antologica a lui dedicata quindici anni fa, che ripercorre il lavoro dell’artista francese naturalizzato americano attraverso circa settanta opere di un periodo che va dagli anni cinquanta al duemila. Cinquant’anni di assemblage, ready made, pittura, scultura, disegni e tanto altro, opere che rispecchiano le sue riflessioni sul concetto di scarto e di riciclo fino ad arrivare ai lavori degli anni novanta, in cui Arman esplora l’annullamento della funzionalità di un oggetto attraverso la sua scomposizione, distruzione o il suo détournement. Sempre ironico e attuale, Arman si distingue nel panorama artistico per il suo eclettismo e la curiosità per diversi linguaggi. «Arman – afferma il Prof. Avv. Emmanuele F. M. Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro – Italia e Mediterraneo – è stato un autorevole esponente di quel Nouveau Réalisme che, come per il New Dada e la Pop Art, ha fatto un uso assiduo del recupero dell’oggetto, anche del più dozzinale o di quello ridotto ormai ad un rifiuto, con intenti compositivi stupefacenti, spesso ironici e a volte anche giocosi». Dal 5 maggio al 23 luglio; info: www.fondazioneterzopilastro.it 

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