A maggio Venezia accontenta tutti i gusti. Contemporaneamente alla Biennale, la Fondazione Giorgio Cini offre al visitatore dal 12 maggio al 12 luglio un inedito viaggio all’interno dell’opera di Alighiero Boetti con una mostra dal titolo Alighiero Boetti: Minimum/Maximum.
Unica nel suo genere, nata dalla raccolta di opere selezionate da collezioni pubbliche e private, si dispiega in un confronto fra piccolo e grande formato. Articolata in sezioni, per un totale di più di 20 opere, l’esposizione include, oltre ai cicli più significativi di Boetti – Ricami, Aerei, Mappe, Tutto e Biro – alcune opere meno note come i Bollini colorati, la Storia Naturale della Moltiplicazione e le Copertine, e costituisce un’occasione preziosa per presentare anche lavori di fatto sconosciuti al grande pubblico, come la grande opera con bollini colorati Estate 70 – prestata per quest’evento direttamente dalla famiglia dell’artista – e Titoli , uno dei più grandi formati del raro ciclo dei Ricami monocromi. In mostra ci sarà anche uno dei più grandi Mimetico, una delle prime serie di opere di Boetti, in prestito dalla Fondazione Prada. Spezza la visita il documentario Niente da vedere Niente da nascondere, realizzato nel 1978 da Emidio Greco in occasione della retrospettiva dedicata a Boetti alla Kunsthalle di Basilea, fondamentale testimonianza diretta delle parole di Boetti in cui alterna immagini della mostra svizzera a momenti nello studio romano dell’artista. Se volete saperne di più tutte le info: www.cini.it