Sono stati giorni intensi e certamente positivi quelli del Mia Photo Fair 2017, la fiera Internazionale di Fotografia ideata e organizzata da Lorenza e Fabio Castelli, che ormai da sette anni anima la città di Milano, chiamando a sé l’affluenza e l’attenzione di esperti e appassionati. Erano stati quasi 25 mila i visitatori dello scorso anno e, in attesa della chiusura nella giornata odierna si può fare qualche previsione e qualche bilancio guardando ai numeri di questa edizione e al ricco programma che ha coinvolto la Milano verticale del quartiere di Porta Nuova nel week and appena conclusosi. Tredici le nazioni da cui provengono gli artisti, 130 gli stand e 80 le gallerie coinvolte, esposte nei cinque mila metri quadrati al The Mall. Nel mezzo del vasto programma del fine settimana, intriso di focus, talk, momenti di dibattito, di confronto e di workshop e presentazioni editoriali, tante sono state le novità nella settima edizione della Fiera della fotografia d’autore.
In primis, un mix tra le arti, che è ciò su cui Castelli ha voluto puntare per l’edizione 2017, come dimostra il coinvolgimento multidisciplinare del Flux Laboratorye e ArtOnTime, che vede la commistione di arti quali la danza e la musica con la fotografia, dando nuovo spazio all’arte della performance, all’interno di un progetto che ha l’intento di lanciare artisti nell’arte performativa con il crowdfunding. Altra novità sono stati gli zoom tematici: i fotografi, oltre a poter esporre in collettive o seguendo specifici progetti, hanno potuto approfondire alcuni temi sperimentando le realtà del panorama artistico contemporaneo di paesi come Asturie, Ungheria e Brasile, rispettivamente a cura di Denise Gadelha, Monica Alvarez Careaga, e Art Photo Budapest.
E ancora appuntamenti con l’editoria di settore e uno spazio, importante, per Proposta Mia. Importante non tanto perché sia una novità, quanto per la possibilità che da, ad artisti non rappresentati da una galleria, di poter esporre e di poter far conoscere il proprio nome alle gallerie e al mercato della fine art. Venti i nomi selezionati per quest’anno: Niccolò Aiazzi, Yuri Catania, Roger Corona, Michael e Crawford, Massimiliano Farina, Caroline Gavazzi, Giorgio Lo Cascio, Xavier Goodman, Marco Guenzi, Vittoria Lorenzetti, Daniel Meuli, Raffaele Montepaone, Mimmi Moretti, Roberto Polillo, Michele Ranzani, Gianna Spirito, Ulderico Tramacere, Anna Maria Tulli, Marshall Vernet, Fernando Zaccaria. Molti italiani, e con tanti premi già segnati nel loro protfolio, che attraverso il loro obiettivo sperano in questa fiera e in un altro progetto come quello di Codice Mia, giunto quest’anno alla seconda edizione. Curato da Enrica Viganò, è infatti riferimento, dando loro la possibilità di confrontarsi direttamente con esperti del collezionismo a livello internazionale.
A seguito di una rigorosa selezione, 45 fotografi acquisiscono il privilegio di incontrarsi a tu per tu con collezionisti, art advisor e curatori di collezioni corporate e istituzionali provenienti da tutto il mondo. Gli incontri hanno la forma tipica di una lettura portfolio. Ultima, assoluta novità di quest’anno, che si aggiunge, è stata l’istituzione del Premio Charles Jing – collezionista di Atlanta, – per il miglior portfolio, che si va ad aggiungere al Premio codice mia. Al primo classificato verrà riconosciuto un premio di 7.000 euro, oltre alla concessione gratuita di uno stand nell’edizione 2018 di Mia Photo Fair a Milano.
Info: www.miafair.it