Trent’anni fa moriva Andy Warhol, era il 1987. In 59 anni l’artista ha rivoluzionato il concetto di artisticità andando a negare, sulla scia di Duchamp, uno dei fondamenti dell’arte: la capacità di creare un’immagine. Warhol, infatti, e come prima di lui il francese, utilizza fotografie e oggetti provenienti dal mondo, scatti tratti da riviste patinate e protagonisti da tabloid tracciando un’epica della cultura popolare. Milano nel rendere omaggio alla ricorrenza prepara una mostra prevista dal 24 marzo al 18 maggio a palazzo Reale incentrata proprio su quest’aspetto della poetica di Warhol. L’esposizione presenta infatti le 60 Ultime cene di Leonardo da Vinci riviste dal padre della Pop art. La riproduzione era una delle tecniche dello statunitense che così facendo portava a far assomigliare sempre di più la pittura ai mezzi di comunicazione di massa come televisione e giornali.