Dagli anni ’60, in maniera continuativa e stabile, esiste un gioco di costruzioni che accomuna tutti i bambini. Chi non ha mai ricevuto come regalo una delle centinaia costruzioni della LEGO? Chi non ha costruito città, palazzi, edifici di pura fantasia con queste costruzioni? Chi non ha mai fantasticato un mondo colorato con i mitici mattoncini danesi? Tutti hanno giocato almeno una volta con le costruzioni LEGO e tutti hanno dei fantastici ricordi di quei momenti, legati soprattutto all’infanzia. Ma Stefano Bolcato, artista, pittore e creativo romano, con i mattoncini colorati, in qualche modo, ci gioca ancora. Partendo dai modellini del popolare gioco di costruzioni, Bolcato si diverte a sovvertirne le regole proposte nelle istruzioni di montaggio e a reinterpretare alcuni celebri capolavori della storia dell’arte, realizzati da artisti come Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Andy Warhol, Vincent Van Gogh. L’artista costruisce letteralmente e meticolosamente il soggetto da rappresentare, fino a diventarne il regista creativo. Il colore e l’ironia dei soggetti rappresentati su tela crea così un corto circuito emozionale nello spettatore. Ed è così che è nata la mostra People, inaugurata il 18 dicembre al Museo Archeologico di Salerno e ideata dall’Associazione Fonderie Culturali in collaborazione con l’impresa sociale ZOE.
La Mostra ha dato vita ad un dialogo tra spettatore, collezione museale e storia dell’arte, spostando l’attenzione sul gioco\ruolo dell’arte. La stessa scelta di Bolcato di lavorare attraverso la pittura ad olio, proposta in chiave giocosa riproducendo l’effetto accattivante della plastica dai colori vivaci, e l’accostamento di una tecnica di così antica tradizione a soggetti tanto contemporanei e dal disegno industriale offrirà una spolverata alla storia dell’arte mediante alcune tra le sue icone più famose. I visitatori potranno ammirare sette dipinti olio su tela e il video Empty Walls, testimonianza della personale ricerca e azione performativa dell’artista, fra i pochi ad avvalersi di un linguaggio pittorico assimilabile al mondo LEGO. L’evento riproporrà così il Museo nell’accezione originaria del termine, il luogo delle Muse, declinato come spazio dedito non solo alla conservazione ma anche alla valorizzazione, come luogo vivo presso il quale ritrovare l’identità a partire dal patrimonio culturale. Giuseppe Ariano, Presidente di Fonderie Culturali, definisce People come mezzo per chi vuole promuovere la sperimentazione e ibridazione dei linguaggi, offrire nuovi spunti per avvicinarsi all’arte, interferire nella esposizione museale e riattivare racconti e stimoli soprattutto attraverso il gioco. «Ciò che crea Stefano Bolcato – sostiene invece Claudia Ferrini, Direttore Artistico e cofondatrice di Zoe – è un gioco molto serio: attraverso il linguaggio pop, l’artista mantiene viva l’attenzione attorno al patrimonio e crea, nella mente dello spettatore, un universo immaginario dove convivono, armonicamente, aspetto ludico e didattico. Bolcato declina appieno la definizione di Museo del futuro, dove gli artisti sono in grado di reinterpretare le collezioni e fornire nuovi spunti di rilettura». Le opere di Bolcato esposte nel prezioso Museo Archeologico di Salenrno per la mostra People sono: Ritratto di Dama di Leonardo da Vinci; Autoritratto di Frida Kahlo; Marilyn di Andy Warhol; Duchi di Urbino, Piero della Francesca, Dante Alighieri di Sandro Botticelli, Dama di Pollaiolo.
Fino al 22 gennaio; info: www.museoarcheologicosalerno.it