È la prima volta che Maurizio Nannucci riunisce e presenta in una mostra l’intera raccolta dei suoi neon multiples, perlopiù editi da/per istituzioni e musei (la Fondazione Beyeler di Basilea, lo Sprengel Museum di Hannover, il Kunstverein di Colonia e quello di Francoforte). La mostra Think/Neon Multiples è ospitata, fino al 30 luglio, da COLLI independent art gallery, spazio romano dedicato a progetti editoriali printed matter, bookworks e opere pubblicazioni. La mostra offre una ricognizione mirata sulle opere multiple in neon di Nannucci, dalle prime degli anni Settanta, come Asred, Quasi infinito e Out of the blue, alle più recenti Look e Listen to your eyes. Ma se queste ultime ormai non sono più disponibili, Nannucci ha scelto di realizzarne una appositamente per questa mostra, in collaborazione con la galleria: Think (cm 33 x 8 x 3.5) è disponibile in 7 esemplari firmati e numerati, ognuno dei quali è declinato in tre varianti cromatiche (rosso, giallo, blu). I piccoli multipli sono sempre inseriti in teche lignee utili non solo per la conservazione del pezzo e garanzia di autenticità dell’opere, ma per Nannucci come pretesto per riflettere su la relazione contenitore/contenuto e spazio/opera. I piccoli neon posizionati in alto e lateralmente sulle pareti del wite cube offrono al fruitore la possibilità di percepire lo spazio nella sua totalità; da sempre la relazione dell’opera nello spazio è una componente centrale del lavoro dell’artista, interprete primario dell’integrazione poetica della luce al neon nell’architettura.
Nato nel 1939, Nannucci si inserisce nel paesaggio sperimentale della poesia visiva e sonora degli anni ’65-’75. Ne sono testimonianza i suoi diversi approcci espressivi: opere visive e audiovisive, performance, libri d’artista, serie fotografiche. Nel ’67 con l’opera Alfabeto fonetico, incomincia a lavorare con la luce al neon e la scrittura, attraverso le selezioni di parole, citazioni e paradossi filosofici. Nannucci ci invita ad esplorare ciò che va oltre il comune senso di verità, elevando la scrittura luminosa a mezzo di riflessione, proponendo, così, un opera più meditativa che contemplativa. La mostra Think sottolinea ancora una volta quanto è determinante per l’artista la ricerca attorno al concetto di riproducibilità dell’opera d’arte teorizzato da Benjamin, che, liberatasi da accezioni quali quelle di unicità e irripetibilità, si è gradualmente aperta ad una dimensione nuova e democratica, disseminata e moltiplicata. È da questi presupposti e da queste tematiche che nasce un corpus di oltre trecento edizioni tra libri d’artista, multipli, dischi, manifesti, stampe, fotografie, ephemera, audiovisivi e neon che documentano i vari momenti della sua eccezionale ricerca, che trova pochi eguali nel panorama dell’arte contemporanea. Questa pluralità di mezzi, è la testimonianza di una pratica artistica e di una creatività interdisciplinare che spazia tra più campi e discipline, superando le separazioni e le gerarchie esistenti tra i vari media.
Nannucci, infatti, svolge parallelamente anche un’intensa attività editoriale, iniziata negli anni Sessanta con le pubblicazioni Exempla che prosegue ancor oggi con le edizioni di Zona Archives e Recorthings, pubblicando libri e dischi d’artista, multipli e documenti di altri artisti, molti dei quali suoi compagni di strada e che con lui hanno contribuito all’affermarsi del concetto di riproducibilità dell’opera d’arte. Presto sarà presentato da COLLI il volume ED/MN (ndr. Edizioni Maurizio Nannucci), catalogo ragionato che raccoglie tutte le edizioni e tutti i multipli dal 1967 ad oggi, edito da Viaindustriae con Colli publishing platform Roma 2016, sarà poi in vendita in galleria e in distribuzione nelle librerie. Fino al 30 luglio 2016, Info: www.colli-independent.com