Per amor vostro

Nella galleria Intragallery di Chiaia, è in corso la mostra fotografica Per amor vostro, dell’artista Alessandra Cardone con la curatela di Chiara Reale. L’allestimento presenta una selezione di fotografie di scena realizzate tra ottobre 2014 ed gennaio 2015, durante le riprese dell’omonimo film di Giuseppe M. Gaudino con Valeria Golino, Massimiliano Gallo, Adriano Giannini, selezionato per la 72esima Mostra del Cinema di Venezia. Le fotografie di Cardone ritraggono le principali scene del film, girate a Napoli, tra il centro storico e Marechiaro, a Portici, Ercolano, Pozzuoli, ma anche i momenti di confronto, svago e riposo dietro le quinte. La fotografa si muove con naturalezza tra palcoscenico e realtà, tra persona e personaggio, indagando la scena in maniera discreta ma al contempo penetrante, in una dimensione di silenzioso dialogo e costante complicità con gli attori. Per i suoi scatti Alessandra sceglie colori freddi, smorzati, al limite fra le cromie ed il bianco e nero, restituendo nell’istante fotografico la volontà estetica del regista. Il film di Gaudino racconta la difficile e tormentata storia di Anna (Valeria Golino), donna stretta in una morsa di dipendenze, insicurezze e paure, schiacciata dai doveri di moglie, madre e figlia. Un vortice che sembra trascinarla verso un destino ineluttabile. Le fotografie di Alessandra sono un laccio, il nodo che lega saldamente la finzione filmica alla realtà, svelando quanto la finzione possa essere a volte tragicamente reale. Abbiamo incontrato Reale, giovane professionista di management dell’arte, esperta in strategia di comunicazione e promozione, in questo caso calata nella veste di curatrice della mostra.
Chiara, un progetto benefico quanto ambizioso. Da dove nasce questa esigenza e perchè?

«Mi sono trovata più volte a spiegare come tutto è nato, e sempre mi sorprendo nel costatare come il progetto di solidarietà Per Amor Vostro sia un miracolo di coincidenze, un insieme di rotelle montate a caso in un ingranaggio che ha funzionato perfettamente. Qualche mese fa Cardone mi ha mostrato il suo nuovo progetto fotografico nato dalla sua esperienza di fotografa di scena del film. Ne parlai con Benedetta De Falco, giornalista e personaggio di riferimento del mondo culturale napoletano che proprio in quel periodo si accingeva a organizzare con Intragallery, giovane e interessante galleria d’arte Napoletana gestita da Annamaria De Fanis e Rosa Francesca Masturzo, l’evento che ogni anno è dedicata al sociale. Con questi ingredienti e con la capacità di Benedetta di fare rete, il gioco è stato fatto: il progetto fotografico di Alessandra parla di donne, di speranza e di volontà di riscatto, l’intero progetto si sviluppa fra Napoli e i Campi Flegrei, area quest’ultima che ospita la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli. Volevamo parlare di donne facendo qualcosa per le donne. Abbiamo contattato il direttore Stella Scialpi per sapere cosa potevamo fare per loro e lei ci ha chiesto di arredare tre aree per la socialità nell’ambito del carcere, dove le detenute potevano leggere, studiare, chiacchierare. Nasce così Per Amor Vostro».
Carcere femminile in Campania. Realtà delicatissima. Si punta a una replicabilità futura?
«Una realtà delicata ma con cui non si deve aver paura di confrontarsi. Abbiamo avuto modo di costatare che il direttore, le educatrici, il personale tutto, fanno un lavoro splendido con le ospiti della casa circondariale, e la parola d’ordine è riabilitazione. Ogni azione svolta all’interno di quelle mura è volta a fare in modo che queste persone una volta scontata la loro pena non ci tornino mai più. Le donne producono, imparano, studiano. Nel nostro piccolo abbiamo voluto aiutarle concretamente, credendo anche noi nella loro capacità di costruirsi una nuova vita. C’è ancora tanto da fare e noi non ci tireremo indietro, soprattutto quando a chiamarci sono le realtà del nostro territorio. L’arte parla un linguaggio universale che può arrivare ovunque, e deve arrivare soprattutto in quei luoghi in cui la speranza e la bellezza sembra essere negata».
Alessandra Cardone. Artista, fotografa, professionista. Parlaci di lei.
«Alessandra è una fotografa di esperienza e di grande e poliedrica cultura. Ha studiato storia dell’arte, scenografia, fotografia, i suoi lavori sono stati esposti in occasione di numerose mostre e ha partecipato e vinto premi a livello nazionale. Questo è però il suo primo grande progetto fotografico di cui senta la piena maternità. È un progetto che ha valore per la volontà che c’è nella scelta di cosa mostrare, per l’estrema padronanza del mezzo, per la capacità di parlare attraverso cromatismi del tutto personali. Alessandra documenta l’azione filmica e allo stesso tempo ci parla di sé, utilizzando molteplici chiavi di lettura che rendono il messaggio contemporaneamente personale e universale. Nei suoi scatti c’è un continuo movimento fra palcoscenico e realtà: guardando le foto di Alessandra, una dopo l’altra, ti rendi conto che racconta la vita, le paure, i dubbi, le insicurezze di ogni donna. Anche le tue».
Chiara Reale, una professionista sempre entusiasta e con mille idee per la testa. Progetti passati e futuri.
«Mi piace guardare al futuro cercando di imparare dalle esperienze del passato, belle o brutte che siano. Le idee sono tante: dalle nuove sperimentazioni sul modo di comunicare l’arte con Racna Magazine, all’organizzazione di importanti eventi internazionali con l’Istituzione ART1307 (il prossimo vede coinvolti sette artisti italiani in una grande mostra presso il Tokyo Metropolitan Art Museum), ai progetti espositivi degli artisti che seguo più assiduamente e da cui ogni giorno imparo qualcosa. Insomma, devo solo capire quante idee siano buone e quante attuabili (e non sempre le due categorie corrispondono). Ma in fondo, come diceva Andrè Gide, l’arte non è proprio l’esagerazione di un’idea?»

Fino al 24 febbraio; info: www.intragallery.it

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