Il nudo è vulnerabile

Per April Lea Hutchinson, modella e fotografa canadese, il nudo è una delle massime espressioni del fascino della vulnerabilità del corpo e la bellezza è ovunque: l’importante è «prendersi il giusto tempo per accorgersene».

Hai iniziato a scattare fotografie dai tempi del Liceo. Quando é stato il momento in cui hai pensato: è questo il lavoro che voglio fare?
«Da piccola, ero con la mia famiglia davanti all’Oceano e pensai: vorrei poter fissare questo momento per sempre. La prima volta che ho scattato e sono entrata in camera oscura ero alle superiori, la mia grande passione arriva proprio da questo: dall’amore per la pellicola e dal desiderio di fissare i momenti migliori della mia vita. La cosa più bella del lavoro di fotografa è quella di poter vedere i minimi dettagli, particolari che altri nemmeno noterebbero».
Le tue immagini sono state inserite nelle maggiori pubblicazioni di fotografia erotica, una fra tutte The New Erotic Photography di Taschen. Cosa ci trovi nella fotografia di nudo che non c’è, invece, nell’altra fotografia?
«La mia fotografia di nudo è una celebrazione di sensualità e sessualità. In essa c’è una meravgliosa libertà ma anche tantissima vulnerabilità. Un corpo nudo dovrebbe essere qualcosa di meraviglioso da guardare, qualcosa di cui non vergognarsi mai. Fotografare uomini o donne che sono a proprio agio con se stessi mi dà enorme piacere, mi sento onorata. Sono felice quando la loro autostima sale guardando le mie fotografie».
Sei anche una modella, questo duplice ruolo è positivo o negativo, per la tua arte? A cosa pensi quando ti trovi dall’altra parte della macchina fotografica?
«Posare mi piace allo stesso modo in cui mi piace fotografare. Il mio ruolo di fotografa mi ha aiutato moltissimo in quello di modella. So cosa sono le angolazioni, la luce e la composizione. Questo mi ha permesso di esprimermi e di gestire le emozioni e gli stati d’animo che un fotografo cerca durante uno shooting. Posare è un po’ come recitare, ma c’è una componente emotiva che puoi esprimere durante uno shooting. Spesso aiuto le mie modelle a evocare l’emozione giusta».
Come sta cambiando l’erotismo in fotografia?
«Spero che il pubblico si accorga di quanto sia straordinario il forte legame che c’è oggi nel settore della fotografia erotica tra fotografi e modelli. C’è una chimica molto forte. Credo che le barriere siano state rimosse e il livello si sia alzato, cosa che mi fa sentire sollevata. Quello che un anno fa sarebbe stato inaccettabile, adesso lo è. Ciò che una volta era mera pornografia, adesso è arte. Anche se non smetterò mai di pensare che è qualcosa di soggettivo, dipende dagli occhi di chi guarda. Di fatto la società contemporanea accetta di più il nudo ed è così che dovrebbe essere. Il mio lavoro ha l’obiettivo di mostrare uomini e donne per renderli orgogliosi dei propri corpi nudi, non per metterli in mostra come entità sessuali».
Dove trovi gli stimoli creativi?
«Mi sento ispirata ogni giorno., dalla musica, dall’arte e dalla fotografia. Alcune delle mie maggiori fonti di ispirazione sono state Sally Mann, E. Von Unwerth, Bettina Rheims ma anche E.Weston ed H.Newton. Tutti i giorni trovo l’ispirazione in quello che mi circonda, la bellezza è in tutto ciò che è stato creato da Dio, basta prendersi il giusto tempo per accorgersene».

Info: http://soamused.tumblr.com

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