For the use of hyperimages

A metà strada tra Reggio e Parma, a Sud della via Emilia, sulla sponda destra dell’Enza, sorge il Castello di Montecchio Emilia. Di proprietà comunale, domina il centro storico del paesino padano: è sicuramente una delle più interessanti architetture fortificate della provincia autorizzate dalla Contessa Matilde di Canossa circa mille anni fa. Fino al 10 gennaio il Castello ospita la mostra fotografica For the use of hyperimages, di Sergio Camplone e Saverio Cantoni, dov’è raccontato lo spettro dei paesaggi modificati dall’uomo, scenari dove la natura si è ripresa il suo spazio o contesti urbani dove la natura si è riconfinata. Camplone interpreta il sisma che nel 2009 scosse L’Aquila e l’Abruzzo. Il suo progetto si intitola Anagrafe del danno, una ricerca dagli accenti forensi, riassunta da una cartina geografica che mostra le indagini del fotografo nella regione. Qui le immagini, stilisticamente vicine a Luigi Ghirri o Andreas Gursky, hanno valore dimostrativo: non viene nascosta l’importanza che esse stesse assumono nella ricostruzione e nella trasmissione del caso investigato.

Cantoni invece presenta Notes for critical management – contributi di Marc Augè, Gabriele Basilico e Philip Ursprung – con fotografie di architetture della rovina, dell’abbandono o della ricostruzione, spazi conflittuali dove si creano veri e propri laboratori sociali, teatri delle dinamiche del cambiamento, immagini liricamente ispirate a Guido Guidi dove il potenziale narrativo è lasciato parzialmente irrisolto, o se si vuole dov’è restituita una narrazione parallela a quella ufficiale. Entrambi indagano il rapporto ormai quasi indistinto tra pianeta e abitante, collezionando frammenti che alimentano un archivio aperto, in costante crescita. Di quali frammenti si tratta? Di forme artistiche, fotografiche, cinematografiche e teoriche. Ecco perché il percorso al piano terra del Castello si arricchisce di altro materiale: Tellurica. Racconti dal cratere, un film collettivo di dieci storie che ripercorrono il dramma del terremoto in Emilia con gli occhi di chi l’ha vissuto, ed E di Sirio Magnabosco, un documentario di 25 minuti tra brutalismo e allucinazioni sulla produzione dell’energia nel cuore dell’Europa.

Fino al 10 gennaio 2016, Castello di Montecchio Emilia (Re); info: www.comune.montecchio-emilia.re.it

 

 

 

 

 

 

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