Chanbara

Nessuno è più pericoloso di chi sa di non avere più onore da perdere. Il rimando è alla vicenda narrata nel corposo volume a fumetti Chanbara, con testi di Roberto Recchioni e disegni di Andrea Accardi. Edito da Bao publishing (256 pagine, 25 euro) il libro raccoglie – ed integra, considerando che si tratta di un’edizione a colori di grande formato, con extra inediti e una sfiziosa sovraccoperta in pergamena – due storie apparse per la prima volta, a distanza di un anno, nella serie Le storie della Sergio Bonelli editore: La redenzione del samurai e I fiori del massacro. Ricco di spettacolari combattimenti tra valorosi e indomiti guerrieri del Sol Levante, Chanbara – che tradotto letteralmente sta per combattimento con la spada – è un romanzo avvincente dai colori particolarmente vividi, realizzati da Stefano Simeone per La redenzione del samurai e da Luca Bertelè per I fiori del massacro.

Nella storia, l’onore e la virtù rappresentano il filo conduttore che lega uomini capaci di lottare senza esclusione di colpi, che vivono e muoiono sullo sfondo di un Giappone feudale, in bilico tra fantastico e rigorosa ricostruzione storica. «La mia idea è quella di scrivere un’interpretazione del tutto libera di Tex. Con le katane», aveva dichiarato Recchioni annunciando la stesura del progetto. Ed effettivamente il richiamo alla saga – seppur in questo caso si tratti di due vicende che vanno a confluire – è assai evidente. Sceneggiatore, disegnatore, giornalista e scrittore, particolarmente attivo sui social, Recchioni (che ricopre il ruolo di curatore di Dylan Dog, attirando consensi ma anche critiche dai fan della vecchia guardia, ed è il creatore dell’ottima serie Orfani) ha un piglio narrativo cinematografico, accompagnato nel suo incalzare dai disegni di Accardi.

Sfogliando le pagine di Chanbara, il lettore si trova immerso nella bellezza del paesaggio, muovendosi con la fantasia in un’accurata descrizione scenica (i costumi su tutto) che non lascia margini critica. Trasuda passione vera dal lavoro dei due professionisti, ed è interessante notare come il volume si chiuda con la presentazione di alcuni appunti, bozzetti e disegni preparatori. Dove gli autori, che davvero si completano, motivano le proprie scelte («nella prima stesura, Jun sarebbe dovuta essere completamente nuda. In seguito, durante il ripasso a china, si è preferito farle indossare il susoyoke, la gonna a portafoglio che funge da intimo»), esplicitando un iter lavorativo decisamente complesso. Nella prefazione Recchioni dedica il volume a Frank Miller, «che mi insegnato tutto ciò che è importante». Chanbara rappresenta un ottimo apprendimento. Info: www.baopublishing.it

Il suo sceneggiatore lo descrive così: Un Tex con le katane. Parliamo di Chanbara, la graphic novel della settimana:

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