Giovanni Gasparro Vs Mattia Preti

Cosenza

Promossa dalla Regione Calabria e dal Segretariato Regionale MiBACT per la Calabria con il coordinamento scientifico del Polo Museale della Calabria, della Galleria Nazionale di Cosenza e della Soprintendenza per le Belle Arti e Paesaggio della Calabria, la mostra Giovanni Gasparro versus Mattia Preti è stata ideata in occasione delle celebrazioni per il IV centenario della nascita di Mattia Preti, artista tra i più significativi ed emblematici dell’arte italiana ed europea del XVII secolo. La mostra, a cura di Fabio De Chirico, propone l’intenso dialogo del ciclo pittorico realizzato da Giovanni Gasparro, giovane artista pugliese, che si confronta per temi e debiti stilistici, ma proponendo una figurazione del tutto contemporanea, con le straordinarie opere di Mattia Preti custodite nella collezione permanente e nella collezione di Banca Carime della Galleria Nazionale di Cosenza. Profondo conoscitore dei maestri del passato, Gasparro ne coglie bellezza, segreti e grandezza facendoli propri in una rilettura originale che coniuga tradizione e nuova figurazione e che in un continuo sperimentare materia e tecniche sfocia nel virtuosismo che gli consente di riportare a nuova vita anche l’utilizzo, oramai desueto, dell’olio su specchio. La mostra, che oltre alle tele direttamente ispirate a Mattia Preti si compone di ulteriori lavori dell’artista, nasce in particolare con l’intento di sviluppare un canale comparativo fra le istanze contemporanee della pittura e le valenze espressive e contenutistiche dei dipinti del Cavalier Calabrese, reso possibile grazie ad una fruizione ravvicinata delle opere e ad un intrigante e articolato percorso espositivo allestito nelle sale del museo. Giovanni Gasparro desume i valori cromatici e luministici nonché i soggetti, propri delle opere di Mattia Preti, riproponendoli in una singolare rilettura aderente alla sensibilità contemporanea. Le opere esposte sono realizzate tutte dal 2009 al 2015. Fulcro dell’esposizione è il dipinto Torculus Christi. Torchio mistico con San Gabriele dell’Addolorata e Santa Gemma Galgani ispirato al Crocifisso fra i santi Bruno e Francesco d’Assisi di Mattia Preti. L’opera ripropone l’antica iconografia del Torculus Christi, tipicamente tardo-medioevale, caduta progressivamente in disuso nella tradizione pittorica rinascimentale e moderna.

Oltre ai soggetti sacri diverse le opere a tema profano, in particolare di grande impatto Nell’ora della prova ispirata ai due dipinti raffiguranti Ercole libera Teseo e Ercole libera Prometeo del corpus pretiano della Galleria di Cosenza.Assai suggestiva la serie di specchi dipinti, tra questi La Veronica ispirata all’opera di medesimo soggetto della collezione Carime di Cosenza, in cui il fruitore entra fisicamente nel dipinto con la propria immagine riflessa, memore della grande decorazione barocca delle specchiere di Carlo Maratta e di Mario de’ Fiori della Galleria Colonna di Roma, in un dialogo atemporale vicino alle visioni futuriste e cubiste della prima metà del XX secolo.

Inaugurazione giovedì 12 novembre ore 17.

 

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