Flashback

Siamo alla terza edizione di Flashback, l’arte è tutta contemporanea, kermesse torinese dal 5 al 9 novembre diretta da Stefania Poddighe e Ginevra Pucci. Il Pala Alpitour, realizzato dall’architetto giapponese Arata Isozaki, ospita 35 gallerie che presentano l’eccellenza dell’arte antica e un importante programma di valorizzazione dell’arte italiana della prima metà del ‘900. Diversi i progetti speciali, tra questi la mostra La vita in un archivio, in cui si racconta l’archivio come iniziativa che nasce dall’osservare, dal collezionare, a volte anche in maniera casuale, per poi trasformarsi in un progetto che impegna tutto l’arco di una vita e che spesso consegna il testimone al futuro e Simulacra, mostra di sculture che accompagnano il visitatore nel percorso esterno che conduce alla fiera, mentre la project room Niente da vedere niente da nascondere, a cura di Luca Tomio, è dedicata alle avanguardie italiane che si affermano nella seconda metà degli anni Sessanta, con opere di Alighiero Boetti, Gino De Dominicis, Luigi Ontani, Giulio Paolini, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini, Salvo e Mario Schifano, il progetto prende il titolo dall’omonima opera di Boetti.

Filo conduttore del programma culturale è il concetto di energia che si sviluppa attorno al binomio arte e vita, mirando ad analizzare il ruolo e la figura dell’artista inserito nella società. La ricerca sabbraccia autori appartenenti al Futurismo come Carrà, Russolo, Severini fino alla pittura metafisica di De Chirico, Savinio e De Pisis passando dal realismo magico di Casorati, con l’esperienza dei Sei di Torino, Boswell, Chessa, Galante, Levi, Menzio e Paulucci senza dimenticare le correnti del Fronte nuovo delle arti e al gruppo degli Otto da Afro a Corpora, Moreni, Morlotti, Turcato, Vedova, Birolli, Santomaso.

Di alto livello la proposta di arte antica, che resta il cuore di Flashback: si va dall’arte orientale, dalla Cina della dinastia Sung del XII secolo al Giappone del periodo Edo, per finire ai novecenteschi paraventi dai motivi astratti, dalla scultura lignea del 1300 fino alle sculture di Arrigo Minerbi e del seicentesco Antonio Tarsia. Sempre rilevante la presenza della pittura come i Primitivi fiamminghi e il Rinascimento tedesco con un importante approfondimento nell’universo dei Brueghel. Nove le nuove gallerie rispetto al 2014: Caviglia di Maroggia, Canton Ticino specializzata in maioliche, porcellane e vetri europei; Caretto & Occhinegro, Torino, fondata da Francesco Occhinegro e Massimiliano Caretto tra i più giovani galleristi europei di arte antica; la romana Aleandri Arte moderna con disegni del Novecento; le torinesi Galleria d’arte Roccatre specializzata in Arte informale e Gruppo dei sei e Centro arte La Tesoriera, un progetto speciale su Felice Casorati; Enrico Frascione, storica galleria antiquaria di Firenze; Osart gallery di Milano arte concettuale degli anni Sessanta e Settanta; Arcuti fine art di Roma; Butterfly Institute fine art, Lugano.

Ricco anche il programma dei talk, si parlerà di arte e vita e del loro mutuo scambio di energia, un focus sull’evoluzione della figura dell’artista, del fenomeno della committenza e del suo cambiare nel tempo, così come della figura del gallerista e del collezionista anche da una prospettiva generazionale. Altri temi sono vicini al rapporto tra arte e ambiente, o arte, antropologia ed etnologia/etnografia e un confronto tra l’insegnamento della storia dell’arte in Italia e nel resto del mondo. Il programma è inoltre integrato da una novità, la rassegna Energia cinetica: Cinema d’avanguardia o Videoarte?, composta da proiezioni di filmati dagli anni Venti a oggi che si susseguiranno nell’Artsquare. I visitatori si potranno così trasformare in spettatori davanti alle opere di Man Ray, Fernand Leger, Hans Richter, Viking Eggeling, Marcel Duchamp, Walter Ruttmann, René Clair, Bill Viola e altri. Il suono è protagonista con Energia sonora, sound program, con performance musicali che, in un’attenta ricerca tra musica barocca, lirica e d’avanguardia, spaziano senza soluzione di continuità tra il passato e il presente.

Fino all’8 novembre; ‏Pala Alpitour, Isozaki, Torino; info: ‏www.flashback.to.it

Articoli correlati