Accanto ai nomi storici quali Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Anna Mattirolo, Ludovico Pratesi e Alberto Fiz, quest’anno nella giuria del Talent Prize 2015 debuttano la direttrice del Macro Federica Pirani, Anna d’Amelio Carbone della Fondazione Memmo e Marcello Smarrelli della Fondazione Casoli. Non solo. Accanto a un partner tradizionale qual è Axa, quest’anno segnaliamo il ritorno della Fondazione Roma, con un suo premio speciale voluto dal Presidente Emmanuele Emanuele, l’ingresso della Tosetti Values, anch’essa con un premio speciale selezionato da Giulia Tosetti, e infine l’arrivo di Culturalia, la società del gruppo Adnkronos dedicata alla cultura che ho il privilegio di guidare. Una compagine così articolata dimostra ancora una volta come il Talent Prize sia diventato un riferimento per quanti, sia nel pubblico che nel privato, abbiano voglia di sostenere efficacemente i talenti emergenti. Dico efficacemente perché tutta la nostra attività è volta a dare un sostegno concreto – economico e mediatico – ai giovani selezionati. Una comunità, quella degli artisti che partecipano al Talent, che ha superato le seimila unità a riprova che il messaggio è passato e che il premio funziona bene. Ed è per questo che ha indici di gradimento così alti. Nel primo sfoglio di questo numero come di consueto vi presenteremo il lavoro di nove giovani artisti: Alessandro Dandini de Sylva, Esther Mathis, Micheal Hirschbichler, Elisa Strinna, Erik Saglia, Alice Ronchi, Davide Monaldi, Nicolas Tourte e Giulia Marchi. Vedrete, vi piaceranno perché il talento come sempre passa da queste pagine.