Design della luce

Assisi

Il 23 settembre, la Basilica superiore di San Francesco d’Assisi brillerà di nuova luce. Sarà infatti inaugurato il nuovo impianto illuminotecnico ispirato al risparmio energetico. Le luci saranno ”accese” alle 20.30 dal 20.00 dal ministro dell’Ambiente della tutela del Territorio e del Mare Gianluca Galletti, dopo un’introduzione al tema della luce per l’arte dell’alto medioevo di Vittorio Sgarbi. Il progetto è stato curato dal lighting designer Marco Frascarolo, fondatore e responsabile scientifico dello studio FABERtechnica, con il supporto di un team di giovani architetti e lighting designers, formatisi nei corsi specialistici di Architettura RomaTre e del Master in Lighting design della Sapienza. Il loro è un expertise già consolidato: hanno infatti partecipato di recente anche al grande lavoro di ”re-illuminazione” della Cappella Sistina realizzato da Osram (leggi qui).

La fase di studio è stata sviluppata con l’obiettivo di valutare le criticità dell’impianto di illuminazione esistente e procedere alla definizione di soluzioni progettuali migliorative, nel rispetto dei vincoli architettonici e conservativi. Da qui, la fase di progetto, coadiuvata da numerose simulazioni su modelli 3D e prove in situ, ha portato al risultato finale: altissima qualità cromatica e livelli di uniformità della luce sugli affreschi, calibrati in modo da garantire livelli di uniformità ed effetti chiaroscurali ottimali sia per la lettura dei dettagli pittorici che la percezione dello spazio architettonico. Diversi scenari consentono di avere l’atmosfera giusta per ogni uso previsto dello spazio e di abbattere i consumi in presenza di luce naturale, per un risultato atteso di risparmio energetico superiore al 75% su base annnuale.

Particolare attenzione è stata data al contenimento dell’impatto visivo degli apparecchi, grazie alla collaborazione con Federico Ognibene, Ceo di ILM Lighting che si è occupato della ingegnerizzazione sei lampadari, che hanno mantenuto la posizione e la dimensione dei lampadari esistenti, su richiesta del Sacro Convento. Ulteriori sistemi a bassa potenza, non previsti nell’impianto esistente, sono stati introdotti per sottolineare alcune volumetrie e dettagli architettonici.

Le tecnologie impiegate sono Osram, per quanto riguarda gli apparecchi di illuminazione, Helvar per il sistema di regolazione, CEAL per l’impiantistica elettrica, su progetto di adeguamento degli impianti di alimentazione di Gianni Drisaldi. Eccone i risultati:

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