Sulla natura morta

Tra le numerose iniziative del Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, da ricordare Project wall, uno spazio non convenzionale dedicato agli artisti italiani contemporanei che vengono invitati a dialogare con l’architettura del museo, le sue attività e le altre mostre in corso. A cadenza mensile, il focus attivo dallo scorso anno, si aggiunge alle aree espositive del primo piano: la grande parete che corre lungo il foyer diventata un rinnovato luogo di sperimentazione. In occasione di Expo 2015 e della Notte verde di Rovereto, il Mart dedica una tappa del programma Project wall ai temi del cibo e della sostenibilità. Sulla natura morta è il progetto creato da Elisa Strinna, artista padovana del 1982. A cura di Veronica Caciolli, si tratta di un’installazione in continua trasformazione, un work in progress iniziato nel 2011 a Roma che cresce e si rinnova ad ogni appuntamento e che al Mart è collegato alla mostra #collezionemart, dove si vuole investigare sul concetto di capolavoro e sulla sua definizione. Strinna reinterpreta una delle opere che ha segnato il mondo dell’arte e la sua evoluzione fino ai giorni nostri, ovvero Canestra di frutta del Caravaggio, nota anche con il nome antico di Fiscella, un dipinto a olio su tela realizzato nel 1599 e oggi conservato nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano. Da qui la giovane artista indaga il rapporto tra materie di prima necessità e mercato globale. Partendo dalla raffigurazione di frutti esotici, ottimi rappresentanti del neo-colonialismo e merce di scambio, mescolando riferimenti iconografici e letterari, da Caravaggio appunto a Italo Calvino, accompagna il visitatore in una riflessione sulle più urgenti questioni globali che vanno dallo sfruttamento della terra e degli individui alla mercificazione del lavoro, passando per la riproducibilità dei beni. Questa installazione nasce dall’osservazione della varietà di prodotti tropicali presenti in un mercato rionale a Roma, città eterna e quindi contemporanea, nella quale il confronto con le tradizioni espressive e i canoni estetici è continua e decisamente marcata. Studiando e interpretando il capolavoro caravaggesco, Strinna si relaziona con le diverse componenti del quadro e le considera parti di un discorso senza tempo, un vortice che si ripete e non ha sosta, un costantemente contemporaneo. Tornando sui passi del genere artistico della natura morta, l’artista decide di creare un parallelismo tra frutta e opera d’arte, entrambe fonti di nutrimento e merci di scambio. «Nel suo lavoro – sottolinea la curatrice Caciolli – il sistema biologico e quello industriale, la natura e la cultura, il selvaggio e il seriale, l’identità e lo stereotipo, il mondo e la sua rappresentazione si intrecciano continuamente mostrando un fondamentale dualismo».

Dal 2011 ad oggi l’installazione è stata riproposta in luoghi diversi aggiungendo ad ogni tappa nuovi dettagli alla composizione. Ogni esposizione è per sua definizione unica e, allo stesso tempo, parte di un processo di ricerca che rimane legata alla precedente in attesa di unirsi alla successiva. Agli elementi già presentati come la frutta deposta in una cesta Ikea, le riproduzioni fotografiche in bianco e nero, le piante di kenzia e il video ispirato alla fiaba della Ragazza Mela di Italo Calvino, si aggiungono i calchi di frutti e foglie in silicone e una serie di acquerelli raffiguranti i frutti esotici. Il silicone, rimane il materiale privilegiato, in effetti è protagonista nelle produzioni seriali per il mercato globale e nella produzione standardizzata di Ikea. Il museo ha dedicato diverse iniziative legate ad Expo, infatti è scelto insieme a Piazza Duomo a Trento e alle Pale di San Martino come uno dei tre luoghi simbolo per rappresentare il Trentino nel Padiglione Italia, e per questo sviluppa nella sua sede di Rovereto un ricco programma di eventi e attività per accogliere a pieno titolo l’esposizione internazionale. Infatti il progetto Concept store expo Trento e Concept store expo Rovereto fa parte del circuito di itinerari regionali del programma “Expo e territori”. Degustazioni, laboratori, spettacoli e appuntamenti tematici destinati al grande pubblico e alle famiglie. Lo slogan dell’Expo “Nutrire il pianeta”, declinato dal Trentino in “Nutrire il cuore”, diventa al Mart “Nutrire la mente”. Parallelamente al programma Expo in Trentino, che sostiene le eccellenze locali, il Mart dialoga principalmente con aziende e realtà culturali del territorio, favorendo lo scambio di conoscenze e competenze, le sinergie di rete e diventando così vetrina della qualità e del contemporaneo. Fino al 26 luglio, Corso Bettini, 43, Rovereto; Info: www.mart.trento.it

 

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