Per incentivare un incontro tra artisti d’eccezione e uno scambio interculturale e multidisciplinare, con il progetto M-wam Milano world arts map, il network degli artisti internazionali che vivono e lavorano a Milano, nasce www.m-wam.org, una mappa in progress per quegli stessi artisti e i loro Atelier. Ne hanno parlato al Pac Domenico Piraina, direttore dei musei di Milano, e Filippo del Corno, assessore alla cultura. Si sono toccati vari punti, tra i quali anche il nuovo ruolo che devono sostenere le istituzioni culturali milanesi, in quanto luogo di interconnessione culturale oltre che di produzione ed esposizione delle arti; altresì si è messa a fuoco una ricerca ultimata su diciassette artisti che, dal Giappone a Cuba, operano in Milano.
Le iniziative che vogliono rendere concrete le proposte del progetto si scandiscono in alcune azioni messe in atto appunto da M-wam. Per esempio si ricorda Contest creativo Milano città mondo nato attraverso la collaborazione della commissione europea, che punta a risaltare la città come centro internazionale e multiculturale: non saranno ammessi solo artisti internazionali che vivono a Milano ma anche under 35 che operano in Italia, i quali insieme proporranno una mostra dall’omonimo titolo, in programma Fabbrica del vapore dal 25 marzo al 6 aprile. Durante la presentazione, Laura Cantoni, Presidente dell’istituto di ricerca astarea, ha disquisito sulle potenzialità della città, senza tralasciare critiche, sempre però per creare nuovi input per una metamorfosi che guarda al futuro. Dall’ascolto di questi temi, Ana Pedroso Guerrero, CubeArt, co-fondatrice di M-wam e Chiara Canali, curatrice d’arte e del contest Milano città mondo, hanno presentato la piattaforma che delinea la presenza degli artisti internazionali viventi a Milano, alla ricerca di reali sostegni da parte delle istituzioni.
La rete M-wam si sta popolando a velocità vertiginosa, attirando artisti di ogni continente. Fino a oggi si possono menzionare Pedro Fiol (Cuba), Richard Gabriel (Filippine), Liana Ghukasyan (Armenia), Kikoko (Togo), Giovanni Manzoni Piazzalunga (Bolivia), Florencia Martinez (Argentina), Shuhei Matsuyama (Giappone), Tomoko Nagao (Giappone), Mahmoud Saleh Mohammadi (Iran), Jelena Vasiljev (Serbia), ma hanno già aderito al progetto anche vari altri artisti che provengono da Svizzera, Usa, Grecia, Germania, El Salvador, Nigeria e sicuramente molte altre presenze ne prenderanno parte.
Info: www.m-wam.org