«Questo volume a fumetti nasce dall’esigenza sia di mettermi alla prova come sceneggiatore sia di approfondire una vicenda legata al black metal scandinavo, inserendola in una collana ad hoc». Parole di Davide Bertaina, sceneggiatore per edizioni Bd della graphic novel Figli delle tenebre (96 pagine, 11.90 euro), disegnata in bianco e nero da Simone Ragazzoni. «Non riesco a immaginare questo libro in nessun altro formato e soprattutto non disegnato da Simone», riprende Bertaina, presentando al pubblico un’opera che ricostruisce la rivalità tra Øystein Aarseth, fondatore dei Mayhem e punto di riferimento della scena black, e Varg Vikernes, mastermind dei Burzum, che porterà a un tragico epilogo di sangue.
Agosto 1993. Una notizia di cronaca nera sconvolge il mondo della musica. Il corpo di Aarseth è stato rinvenuto nel suo appartamento, ucciso da 23 coltellate. Noto con il nome d’arte di Euronymous, la vittima è una figura di spicco della scena metal norvegese, e le indagini si concentrano subito sui colleghi musicisti. Il colpevole viene individuato in pochi giorni: è Vikernes, ex pupillo di Aarseth e già compagno nei Mayhem, diventato suo feroce rivale per il controllo della scena black metal; il giovane – che per il delitto verrà condannato a 21 anni di prigione – è noto alla stampa per essere il presunto ispiratore e guida dei roghi delle chiese che da mesi interessano il nord Europa (ancora oggi, da uomo libero, Vikernes si rende protagonista di fatti di cronaca sconcertanti). Gli anni Novanta, la musica nera, la Norvegia, simboli religiosi che bruciano, crimini: la cronaca incontra il mito nel lavoro di due giovani autori che si sono approcciati alla storia «come se questa fosse un giallo, una sorta di cold case da risolvere», spiega Bertaina, che quindi tratteggia il lavoro di preparazione.
«Come un detective ho fatto una serie di ricerche online, destreggiandomi tra biografie, citazioni, curiosità e fonti disponibili sul tema (interviste, documentari, libri, saggi). Quindi ho stilato un elenco di personaggi, fatti, date, luoghi e li ho incrociati fino a ottenere un quadro il più chiaro possibile, raccogliendo infine materiale iconografico su luoghi, personaggi, oggetti e abbigliamento da allegare alla sceneggiatura». Tutto questo «ascoltando in sottofondo gli album fondamentali del genere, che devo confessare non conoscevo», precisa Bertaina, che tornando al fatto di cronaca ritiene che «sulla vicenda c’è ancora tanto che non è stato detto, in particolar modo da chi visse quei fatti in prima persona». «Sarebbe interessante recuperare e studiare il fitto carteggio che questi ragazzi intrattenevano per scoprire particolari finora inediti. Al momento la verità la sanno in pochi e la tengono stretta», conclude lo sceneggiatore.
Info: www.edizionibd.it