Un nuovo spazio nel cuore di Roma ha aperto le sue porte al pubblico. La Sacripante art gallery rappresenta una sfida curatoriale molto coraggiosa, un luogo affascinante sorto tra i vicoli del rione Monti dove l’arredamento in stile baroccheggiante si staglia su pareti di cemento grezzo. Un doppio progetto espositivo e un’attività di curatela al femminile caratterizzano gli spazi della Sacripante: Rossana Calbi e Giulia Piccioni hanno ideato la prima mostra della galleria intitolata The End is the Beginning. Lucamaleonte e David Daviù Vecchiato sono i protagonisti dell’allestimento, dieci opere per ogni artista che rivelano i concetti portanti di inizio e di fine, di morte e di salvezza. I due street artist mostrano al pubblico la matrice grafica del loro lavoro, lasciando intravedere un’inedita lettura espressiva che trae le sue origini da un’iconografia dedita al racconto della natura. Il percorso espositivo si conclude nella splendida sala finale dove Lucamaleonte e Daviù, utilizzando la bicromia del bianco e nero, narrano la vita e la morte secondo la loro particolare accezione semantica.
Il secondo progetto curatoriale tesse le fila di un esclusivo focus incentrato sul lavoro di undici illustratrici italiane. Graphiste, esposizione che vede oltre Rossana Calbi e Giulia Piccioni l’apporto di Alessia Defilippi, si propone di dare voce a un settore espressivo poco sondato. Margherita Barrera, Alessandra De Cristofaro, Marina Girardi, littlepoints, Luisa Montalto, Virginia Mori, Daria Palotti, Il Pistrice, Irene Rinaldi Daniela Tieni e Olimpia Zagnoli, costruiscono con le loro opere una sorta di gabinetto delle meraviglie, dove ogni disegno è il tassello essenziale per comporre un variegato mosaico di stili e tecniche differenti. La capacità del trio curatoriale risiede proprio nel voler affrontare tematiche eterogenee, declinando i diversi progetti ideati in un unicum imprescindibile che risente anche di un’atmosfera preziosa che la Sacripante gallery riesce a donare.
La volontà di interazione con un’estetica votata alla Lowbrow art permette di indagare nuovi correnti linguistico – espressive, sottolineando anche quanto sia importante dare luce all’attività di artiste che possiedono il merito di portare avanti una ricerca mai fine a se stessa ma sempre pronta a creare nuovi tessuti creativi. La Sacripante art gallery si rivela al pubblico come una realtà giovane e innovativa, frutto di molteplici esperienze artistiche e di un’accurata selezione curatoriale che rende questo spazio la sintesi di vocabolari eclettici e differenti.
Fino al 15 marzo, Sacripante Art Gallery, via Panisperna 59, Roma; info: www.sacripanteartgallery.com