Minguzzi, 10 anni dalla morte

Per celebrare il decennale dalla morte del grande artista bolognese Luciano Minguzzi (Bologna 1911-Milano 2004), la storica Galleria Maurizio Nobile di Bologna presenta un’importante retrospettiva che attraverso una cinquantina di opere ripercorre la poetica e lo stile inconfondibile dello scultore. Formatosi a Bologna all’Accademia di Belle Arti, Minguzzi ha infatti intrapreso un percorso che lo ha portato a formulare uno stile che accoglie tradizione popolare e moderno dinamismo di forme, che lo avvicinano alle esperienze espressive e dinamiche del cubismo europeo. Le figure si contorcono e prendono vita, come nell’opera Grande contorsionista, scalfite da una manualità che resta ben in vista, non viene levigata; il mondo rappresentato è quello popolare, come ne L’impiccato di Casalecchio, con figure che vanno dai circensi agli animali da fattoria, passando anche per soggetti più alti, sempre trattati alla stessa maniera, pungente e spigolosa, a volte quasi sintetica.

Il grafismo proprio dell’artista si scorge chiaramente dai bozzetti e dai disegni preparatori, che accostati alle opere scultoree, raccontano quel dialogo tra i differenti medium e l’elaborazione libera e spontanea propria del Minguzzi. Una scelta dei curatori Laura Marchesini, Luca Minguzzi e Maurizio Nobile, che si è focalizzata sulla selezione di opere provenienti da prestigiose collezioni italiane private, tra le quali di notevole pregio alcuni inediti, soprattutto disegni preparatori, e sculture che l’artista aveva deciso di conservare per sé fino alla morte e che bene rappresentano la sua poetica più intima e interiore. Oltre alle opere esposte in Galleria fino al 28 febbraio, alcune saranno presenti ad Arte Fiera dal 23 al 26 gennaio. Info: www.maurizionobile.com

 

INFO: www.maurizionobile.com

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