FAVELLI, CAMPIONI

Per alcuni il calcio non è solo un gioco ma un vero e proprio scontro, una sorta di guerra. E se i tifosi hanno una squadra preferita da sostenere con l’ardore di chi difende la patria, i giocatori – più che soldati fedeli – sono spesso dei mercenari . Anche tra i giocatori dell’ A.S. Roma e dell’’A.S Lazio se ne contano non pochi. Così, sulla grande superfice della facciata del Porto Fluviale – ex deposito degli anni ’50 ora trattoria/pizzeria in zona Ostiense a Roma – un grande manifesto sfoggia proprio i busti giganti di quei calciatori, che nell’arco della loro carriera, hanno giocato per entrambe le squadre romane. Si tratta dell’installazione temporanea Campioni realizzata da Flavio Favelli che ha dato vita a due squadre di calcio ideali, l’una giallo-rossa l’altra bianco-celeste, composte dai medesimi volti.

Il lavoro nasce – come di consuetudine – dal vissuto personale dell’artista che ha selezionato i calciatori nell’arco di un quarantennio, dal 1967 (anno di Nascita di Favelli ) al 2010. Con una semplice ma efficace operazione di rielaborazione, Favelli in Campioni si avvicina attraverso al linguaggio dell’arte a quello POPolare del gioco del calcio, a partire dall’abitudine, spesso legata al mondo infantile (ma comune a molti), di collezionare e scambiare le figurine dei calciatori.

Ricorda Favelli che: «Questa raccolta, come altre che facevo – quelle di francobolli, pacchetti di sigarette, lattine di birra e bibite, etichette, adesivi e cartoline – l’associo a lunghi momenti di solitudine del mio passato. Questi santini del pallone, italiani e stranieri, mi accompagnavano come a scortare il mio pantheon visivo, come se avessero della proprietà taumaturgiche. Un esercito con stemmi, bandiere e colori che colmava un vuoto che veniva da lontano». Così, le figurine da “santini” divengono giganti icone calcistiche che, sfoggiate su una facciata ed esposte al pubblico, invitano a riflettere sulla sfera del “paradosso, della contraddizione, dell’impossibile, dell’impensabile, dell’antitesi, del proibito, fino a quello dell’ossimoro e del peccato mortale” come sottolinea Favelli. L’installazione “Campioni”, visibile dai passanti fino a marzo, si inserisce all’interno di SKIN TaSTE progetto ideato da Adriana Rispoli per Il Porto Fluviale, in collaborazione con Incontri Internazionali d’Arte ( e il supporto di Banca Generali | Private Banking). Ogni anno è invitato un artista a reinterpretare la facciata del locale con un’opera site-specific realizzata in carta da manifesto (ricordiamo che nella prima edizione fu coinvolta Mariangela Levita che propose il caleidoscopico lavoro Fusion Color).

SKIN TaSTE ben si integra con il processo di riqualificazione estetica dell’area metropolitana, sempre più aperta ad accogliere tra le sue vie le diverse forme della street art. Questo progetto mira a coinvolgere gli abitanti del quartiere e i frequentatori estemporanei, invitandoli a confrontarsi con un messaggio artistico e non pubblicitario che gioca con la creatività quale trait d’union tra arte e cibo. Sicuramente i sostenitori più accaniti non mancheranno di riconoscere i volti/icone che raccontano, implicitamente, storie di carriere sportive e di contraddizioni morali: Franco Cordova, Michele De Nadai, Fabrizio di Mauro, Sergio Domini, Diego Fuser, Lionello Manfredonia, Siniša Mihajlovic ,Roberto Muzzi, Angelo Petruzzi, Sergio Petrelli e Sebastiano Siviglia.

L’installazione Campioni invita a smitizzare la passionalità furente del tifo calcistico, attraverso la poetica cara all’artista della re-interpretazione e de-funzionalizzazione di oggetti appartenenti alla sua collezione privata. Campioni ha la potenza di un inno silenzioso a un tifo sano e pacifico. Dunque speriamo di non peccare nel dire che, in Campioni, tifoserie e squadre opposte sono virtualmente unite e pronte per giocare un’utopica partita amichevole, utile a ricordare che nella stessa città possono convivere pacificamente entrambi gli schieramenti. Ci auguriamo che questo lavoro possa essere da monito alle due squadre capitoline!

Fino al 22 marzo 2015, Flavio Favelli _ Campioni, PORTOFLUVIALE, via del Porto Fluviale 22, Roma